Messina. Sequestrate due Sale Operatorie all’Ospedale Papardo di Messina

Il Provvedimento  a Messina

Messina. 23 novembre 2024, i Carabinieri del NAS di Catania e della Compagnia Messina Centro hanno sequestrato due sale operatorie del Reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale Papardo di Messina.

La decisione è stata presa dal GIP del Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica locale.

Le Indagini

Le indagini sono iniziate a settembre, dopo che i familiari di alcuni pazienti deceduti hanno presentato delle querele. I pazienti erano morti pochi giorni dopo interventi di cardiochirurgia, a causa di infezioni ospedaliere. Le verifiche, condotte con il supporto di consulenti tecnici, hanno rivelato un numero significativo di casi simili, tutti riguardanti pazienti a cui erano state installate valvole cardiache o bypass coronarici.

Criticità Riscontrate

Gli accertamenti hanno evidenziato numerose criticità riguardanti la salubrità delle sale operatorie. In particolare, è stato riscontrato il superamento delle soglie di presenza di agenti patogeni e microrganismi, compromettendo la sicurezza degli ambienti operatori.

La Presunzione di Innocenza

È importante sottolineare che il provvedimento si basa su elementi indiziari raccolti durante le indagini preliminari. Per tutti gli indagati, vale il principio di presunzione di innocenza fino a quando non ci sarà un giudizio definitivo da parte di un giudice imparziale.

La Reazione dell’Ospedale

L’Ospedale Papardo ha dichiarato di collaborare pienamente con le autorità per risolvere le criticità emerse e garantire la sicurezza dei pazienti. Il personale sanitario coinvolto è stato temporaneamente sospeso in attesa di ulteriori sviluppi.

Conclusioni

Il sequestro delle sale operatorie dell’Ospedale Papardo di Messina rappresenta un caso grave di criticità nel sistema sanitario. La salute e la sicurezza dei pazienti devono essere sempre la priorità, e le autorità competenti stanno lavorando per garantire che situazioni simili non si ripetano in futuro.