Roma. Vittoria in tribunale: Codici fa risarcire gli automobilisti truffati dal distributore Top Fuel

Roma, 29 novembre 2024 – Una importante vittoria per i consumatori e un duro colpo per un distributore senza scrupoli. L’associazione Codici è riuscita a far ottenere un risarcimento ad un automobilista che aveva subito danni al motore dopo aver effettuato un rifornimento presso la stazione di servizio Top Fuel sulla Pontina, nei pressi di Ardea.

Carburante contaminato: un incubo per gli automobilisti a Roma

Nella primavera del 2023, numerosi automobilisti che avevano fatto rifornimento presso il distributore Top Fuel si sono ritrovati con auto guaste a causa di un carburante contaminato da microrganismi e microalghe. Questi contaminanti, sviluppatisi all’interno dei depositi e delle cisterne del distributore, avevano reso il carburante denso e torbido, danneggiando gravemente i motori.

La battaglia legale di Codici

Di fronte a questa grave situazione, l’associazione Codici ha deciso di intervenire in difesa dei consumatori, avviando un’azione legale contro la società che gestisce il distributore. Grazie all’impegno dei legali di Codici, è arrivata la prima sentenza: un automobilista che aveva subito danni per oltre 4.000€ è stato risarcito completamente, compresi i costi di riparazione, il noleggio di un’auto sostitutiva e il costo del carburante contaminato.

Come ottenere il risarcimento

“Questa sentenza è un punto di svolta”, ha dichiarato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici. “Dimostra che è possibile ottenere giustizia e risarcimento anche di fronte a pratiche scorrette come questa. Invitiamo tutti gli automobilisti che hanno subito danni simili a mettersi in contatto con noi. Offriamo assistenza legale gratuita per aiutarli a ottenere il risarcimento che spetta loro”.

Per richiedere assistenza, è possibile:

  • Telefonare: 065571996

Un monito per tutti

Questo caso dovrebbe servire da monito a tutti i gestori di distributori di carburante. La qualità del carburante è fondamentale per il corretto funzionamento dei veicoli e per la sicurezza degli automobilisti. Chiunque venga sorpreso a vendere carburante contaminato deve essere punito e costretto a risarcire i danni causati.

Truffe ai distributori: un problema diffuso e come difendersi

Le truffe ai distributori di carburante, purtroppo, sono un fenomeno più comune di quanto si possa pensare. Sebbene esistano controlli e normative per prevenire queste pratiche illecite, la tentazione di lucrare in modo scorretto spinge alcuni gestori a mettere in atto stratagemmi per frodare gli automobilisti.

Quali sono le truffe più comuni?

  • Manomissione delle pompe: Una delle truffe più diffuse consiste nel manomettere le pompe per erogare meno carburante rispetto a quanto indicato sul display.
  • Carburante adulterato: In alcuni casi, il carburante viene adulterato con sostanze di qualità inferiore o con acqua, riducendo le prestazioni del veicolo e danneggiandone il motore.
  • Truffe con le carte di credito: Alcuni distributori potrebbero addebitare importi superiori a quelli effettivamente consumati, soprattutto quando si utilizzano carte di credito o bancomat.
  • Truffe con i buoni carburante: Circolano spesso false promozioni o buoni carburante che promettono sconti o omaggi, ma che in realtà servono solo a carpire dati personali o bancari.

Come scoprire se si è stati truffati?

  • Controlla lo scontrino: Verifica attentamente che l’importo indicato sullo scontrino corrisponda al carburante effettivamente erogato.
  • Osserva il contatore: Durante il rifornimento, controlla che il contatore aumenti in modo regolare e proporzionale alla quantità di carburante erogata.
  • Presta attenzione al comportamento del gestore: Se il gestore sembra evasivo o frettoloso, potrebbe essere un segnale di allarme.
  • Fai attenzione alle anomalie del veicolo: Se dopo il rifornimento noti un calo delle prestazioni del tuo veicolo o rumori strani provenienti dal motore, potrebbe essere un segnale che il carburante è stato adulterato.
  • Confronta i prezzi: Confronta i prezzi dei diversi distributori della zona per verificare se sono in linea con la media.

Come difendersi?

  • Scegli distributori affidabili: Preferisci distributori di grandi marchi e con una buona reputazione.
  • Paga con carta di credito: In caso di contestazioni, avrai maggiori possibilità di ottenere un rimborso.
  • Conserva lo scontrino: Lo scontrino è la tua prova d’acquisto e potrebbe essere utile in caso di controversie.
  • Segnalazione: Se sospetti di essere stato truffato, segnala l’accaduto alle autorità competenti (Guardia di Finanza, Codacons, ecc.) e all’azienda petrolifera.

Cosa fare in caso di truffa?

  • Raccolta di prove: Conserva lo scontrino, le ricevute delle eventuali riparazioni al veicolo e qualsiasi altra documentazione utile.
  • Denuncia: Sporgi denuncia presso le autorità competenti.
  • Assistenza legale: Rivolgiti ad un avvocato esperto in materia di tutela dei consumatori.

Prevenire è meglio che curare:

  • Informati: Tieniti aggiornato sulle truffe più comuni e sulle modalità per evitarle.
  • Diffida delle offerte troppo vantaggiose: Se un’offerta sembra troppo bella per essere vera, probabilmente lo è.
  • Controlla le recensioni online: Prima di fare rifornimento in un distributore, leggi le recensioni degli altri utenti.

Conclusioni

Le truffe ai distributori rappresentano un problema serio per gli automobilisti, ma adottando alcune semplici precauzioni è possibile ridurre notevolmente il rischio di esserne vittima. La consapevolezza e la vigilanza sono le armi più efficaci per proteggere i propri diritti di consumatori.

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