25 Marzo 2025 15:19
L’Aeroporto Marco Polo di Venezia ha recentemente potenziato le sue misure di sicurezza introducendo due nuovi falchi addestrati per il controllo dell’avifauna.
Questi rapaci si aggiungono agli otto già operativi a Venezia, portando a dieci il numero totale di esemplari impiegati per garantire la sicurezza durante le fasi di decollo e atterraggio.

La presenza di uccelli nelle aree aeroportuali rappresenta una sfida significativa per la sicurezza del volo. Gli impatti tra aeromobili e volatili, noti come “bird strike“, possono causare danni rilevanti agli aerei e mettere a rischio l’incolumità dei passeggeri. Per mitigare questo rischio, l’Aeroporto di Venezia utilizza la falconeria come metodo principale di dissuasione. Questa pratica antica si è dimostrata altamente efficace nel controllo degli uccelli in ambito aeroportuale.
Il team dedicato al “Bird Control” dell’aeroporto di Venezia è composto da quattro addetti e un supervisore, operativi durante tutto l’orario di attività dello scalo. I dieci rapaci in dotazione includono sei poiane di Harris e quattro falconi, ciascuno selezionato per le proprie caratteristiche specifiche. Le poiane di Harris sono note per la loro adattabilità e intelligenza, mentre i falconi sono apprezzati per la loro velocità e agilità in volo. Queste differenze permettono al team di scegliere l’esemplare più adatto in base al tipo di uccelli da allontanare.
L’addestramento dei rapaci è un processo continuo che richiede dedizione e competenza. Dopo una fase iniziale di ambientamento, ogni esemplare viene sottoposto a sessioni di volo giornaliere per mantenere le proprie capacità fisiche e affinare le tecniche di caccia simulate. La salute dei rapaci è monitorata costantemente da un veterinario specializzato, garantendo il loro benessere e l’efficacia nelle operazioni.

Durante le operazioni di dissuasione, i falconieri seguono attentamente i movimenti dei rapaci, sia a vista che tramite dispositivi di tracciamento radiomobile. Le poiane vengono richiamate utilizzando il pugno della mano, mentre per i falconi si utilizzano “logori”, ovvero esche a forma di preda fatte roteare in aria, per stimolare il loro istinto predatorio e guidarli nel rientro.
L’efficacia di questo approccio è riconosciuta anche dalle compagnie aeree, che conducono audit periodici sulle attività di bird control implementate dall’aeroporto. La reportistica dettagliata delle operazioni viene regolarmente trasmessa alle autorità competenti, evidenziando le elevate performance del Marco Polo a livello nazionale.
Davide Bassano, Direttore Sostenibilità del Gruppo SAVE, sottolinea l’importanza di bilanciare la sicurezza del volo con il rispetto per l’ecosistema lagunare:
“La nostra priorità assoluta ed inderogabile è la sicurezza del volo ed in generale l’operatività aeroportuale, regolata da norme internazionali in vigore in tutti gli aeroporti. La particolarità del nostro aeroporto è il contesto ambientale nel quale si trova, che richiede la capacità di contemperare la sicurezza aeronautica rispetto ad un ambito con una biodiversità delicata, vulnerabile e per questo protetta da regolamenti e tutele anch’esse a livello europeo.”
L’aeroporto conduce osservazioni periodiche per monitorare l’impatto delle attività aeroportuali sull’ecosistema circostante. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, si sta registrando un lento ma progressivo ripopolamento di specie autoctone nelle barene prossime allo scalo, segno di una convivenza armoniosa tra le operazioni aeroportuali e l’ambiente naturale.
L’utilizzo della falconeria negli aeroporti non è una novità, ma la sua applicazione continua a dimostrarsi una soluzione efficace e sostenibile per la gestione dell’avifauna. Aziende specializzate, come Falcon Farm, offrono servizi di bird control utilizzando rapaci addestrati, supportati da sistemi di dissuasione sonora, per prevenire e monitorare i rischi di wildlife strike.
In conclusione, l’Aeroporto Marco Polo di Venezia rappresenta un esempio virtuoso di come tradizione e innovazione possano integrarsi per garantire la sicurezza del volo, rispettando al contempo la ricca biodiversità del territorio lagunare. L’introduzione di nuovi falchi addestrati rafforza l’impegno dello scalo nella prevenzione dei bird strike, assicurando operazioni aeroportuali sicure ed efficienti.