26 Dicembre 2024 21:44
Agguato nel Ragusano, ai danni del collaboratore di giustizia Roberto Di Martino
Ragusa 26 Aprile 2024, nella mattinata d’ieri, a Vittoria, il collaboratore di giustizia Roberto Di Martino, di 62 anni, è stato raggiunto da due colpi di arma da fuoco, uno al collo, e l’altro al volto.
La vittima era ritenuto, in passato l’esponente del clan Dominante-Carbonaro, era stato arrestato circa 30 anni fa, nell’ambito dell’operazione delle forze dell’ordine, denominata Squalo.
Fu nel 2021 che Di Martini, aveva deciso di diventare un collaboratore di giustizia, ed era entrato nel programma di protezione, dei “pentiti” di mafia.
L’agguato
Da quanto emerge, dalle prime ricostruzioni, Di Martino, era appena uscito da casa, (zona vicino al cimitero di Vittoria), a quel punto un uomo si è avvicinato alla sua auto, esplodendo due colpi di arma da fuoco, che lo hanno raggiunto al collo e al volto.
La vittima gravemente ferita, è riuscita aa arrivare presso la casa del cognato, che si trova poco distante dal luogo dell’agguato.
Una volta raggiunta l’abitazione del parente, ha allertato la Polizia, che sta conducendo le indagini.
I soccorsi sono intervenuti subito, trasportando Di Martino all’ospedale.
Di Martino non è in pericolo di vita.
Gli inquirenti hanno ascoltato Di Martino, raccogliendo le prime dichiarazioni.
Di Martino, è stato sottoposto a un intervento chirurgico, a causa delle ferite riportate.
Secondo agguato criminale a Vittoria.
Si tratta del secondo episodio criminale, avvenuto proprio a Vittoria, verificatosi quest’anno.
Lo scorso 28 Febbraio infatti, era toccato a Giovanni Russo, ucciso nella zona di contrada Colledoro, proprio nei pressi dell’ospedale.
In quell’occasione a confessare l’omicidio era stato Alex Ventura, ritenuto sodale degli ambienti criminali del territorio.
Fu proprio Ventura ha confessare di essere stato l’autore dell’omicidio, a causa di “dissapori personali”, come li aveva definiti il Ventura, che risalivano al passato, e alle minacce che lo stesso avrebbe ricevuto da Russo.