27 Dicembre 2024 06:46
Governo: Coldiretti avanza una proposta per debellare l’invasione di cinghiali
L’invasione di cinghiali in Italia, con oltre 2,3 milioni di esemplari, ha spinto il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, a chiedere l’intervento dell’esercito per affrontare questa emergenza.
I cinghiali causano incidenti, danni alle coltivazioni e diffondono malattie, e Prandini ha sottolineato la necessità di risorse economiche adeguate per il ristoro dei danni subiti.
La proposta di coinvolgere l’esercito è stata accolta positivamente e è stata discussa durante un vertice con il Governo, alla presenza di:
Il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il Commissario straordinario per l’emergenza Psa, Vincenzo Caputo.
Questa richiesta di intervento militare per affrontare il problema dei cinghiali è stata avanzata da tempo ed è sostenuta da una parte significativa della popolazione italiana.
Una recente indagine Coldiretti/Ixè ha rilevato che il 69% degli italiani ritiene che i cinghiali siano troppo numerosi, mentre il 58% li considera una minaccia per la popolazione.
Il 75% degli intervistati ha evidenziato come i cinghiali siano un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale.
Coldiretti ha sottolineato che la presenza e l’espansione dei cinghiali stanno causando problemi crescenti.
Questi animali si avvicinano sempre di più ad abitazioni, scuole e parchi, danneggiano i raccolti, mettono in pericolo gli animali domestici.
E provocano incidenti stradali con conseguenze fatali e rovistano tra i rifiuti, aumentando il rischio per la salute pubblica.
L’indagine ha anche rivelato che il 62% degli italiani ha paura dei cinghiali e il 48% eviterebbe di stabilirsi in zone infestate da questi animali.
Ridurre la popolazione di cinghiali non è solo una necessità per preservare le coltivazioni e l’equilibrio ambientale.
E’ anche un passo importante per limitare la diffusione della peste suina (PSA), che colpisce direttamente le filiere agroindustriali legate agli allevamenti di maiali.
Così facendo si contribuirebbe al reddito, all’occupazione e all’indotto economico in Italia.
l’intervento dell’esercito è considerato un passo cruciale per affrontare questa emergenza nazionale e garantire la sicurezza delle persone, l’economia e l’occupazione nelle zone più colpite.