20 Novembre 2024 11:30
La Confcommercio ha lanciato l’allarme per la chiusura, negli ultimi 10 anni, di quasi 100 mila negozi con il deserto che avanza nei centri storici.
Il deserto avanza nei centri storici
L’analisi dell’Ufficio Studi sulla demografia d’impresa nei centri urbani ha rilevato il deserto che avanza nei centri storici.
Tra il 2012 e il 2022 sono sparite oltre novantanovemila attività di commercio al dettaglio e 16mila imprese di commercio ambulante.
Sono cresciuti alberghi, bar e ristoranti ed è cresciuta la presenza straniera, sia come numero di imprese, sia come occupati.
120 città
Inoltre si sono ridotte le attività e gli occupati italiani.
Analizzando le 120 città medio-grandi è evidente che la riduzione delle attività è più accentuate nei centri storici. Inoltre il Sud è caratterizzato da una maggiore vivacità. commerciale rispetto al Centro-Nord.
Nei centri storici diminuiscono i negozi di beni tradizionali e aumentano quelli di servizi, le attività di alloggio e di ristorazione.
L’analisi di Confcommercio evidenzia che la densità commerciale è passata da 9 a 7,3 negozi per mille abitanti (un calo di quasi il 20%).
Secondo questa analisi, per evitare l’aggravarsi del processo di desertificazione, il commercio di prossimità dovrebbe puntare sull’efficienza e sulla produttività anche attraverso una maggiore innovazione ridefinendo l’offerta.
Le vendite in rete
I negozi, secondo questa analisi, dovrebbero anche affacciarsi sul mondo della vendita in rete.
In questo settore in continuo progresso le vendite sono passate da 16,6 miliardi nel 2015 a 48,1 miliardi nel 2022.
Inoltre la crescita delle attività di alloggio e ristorazione non compensa le riduzioni del commercio tradizionale, ma modifica in misura rilevante le caratteristiche dell’offerta nelle città.
La pandemia prima e la crisi energetica dopo sembrano avere velocizzato questo processo di desertificazione che pur preesisteva.
Valutando i tempi lunghi sembra che sia il fenomeno della desertificazione dei centri storici e la loro crescita turistica siano in continuo aumento.
Inoltre la crescita dei servizi turistici sembra essere trainata da offerte innovative con altre forme di alloggio.
In questo contesto, ad esempio, i bar tradizionali per contrastare la crisi cominciano ad offrire anche la somministrazione.
Inoltre il sud del paese sembra caratterizzato da una maggiore vivacità commerciale in generale.
Questo è il documento ufficiale della analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio sulla demografia d’impresa nelle città italiane, in collaborazione con il Centro Studi Tagliacarne.