7 Febbraio 2025 12:40
Angelo Ciocca interviene sul dibattito in corso nella Lega per recuperare il terreno perso
Angelo Ciocca, a cosa mira il “Comitato del Nord”?
Il ‘Comitato Nord’ è un progetto che punta a evitare che la Lega si sfasci, sue dichiarazioni ad AdnKronos
E aggiunge altro: una operazione per ricompattare energie importanti, quel nord che ha fatto grande la Lega su intuizione del fondatore, di Umberto Bossi“.
La sua azione nasce direttamente dal capo e fondatore della Lega, di un tempo che ne precisa i contorni:
“gli affido il compito di tenere i rapporti con i militanti e le istituzioni europee”, ha detto Bossi
“Da me massima disponibilità a lavorare su questa linea, un impegno per Bossi, ma all’interno della Lega per Salvini premier e nell’interesse di questa formazione”.
Una precisazione non da poco, non rompere per formare una nuova formazione, ma ricucire con la base.
Bossi ha dalla sua parte esperienza e intuito non da poco, come altri a cominciare dai governatori, che fiutano possibili divisioni e rinascite ( nel caso migliore).
Ricucire vuol dire però aprire le porte e non, come accaduto, la gestione di pochi, tipica di tutti gli attuali partiti.
A maggior ragione in un partito federalista e autonomista, che è partito dal modello svizzero, e delle macroregioni per arrivare a un contenitore diverso.
L’accusa dei “vecchi” è questa, il trasformismo di Salvini.
A dirla tutta quando Salvini aveva i numeri, non si guardava per il sottile, e si taceva, ora invece si urla.
Solo la Lega del Nord va bene per il Nord, meglio triplicare, Lega Centro e Lega Sud, altrimenti si finisce per restare ancorati al passato.
Il futuro è l’Europa, se non si sfascia prima, e allora meglio la Svizzera? Forse.
La verità qual è?
La crisi del sistema politico dei grandi partiti, troppo ancorati al dio denaro…
Dal Pd del Monte dei Paschi a Forza Italia con Berlusconi grande sponsor e alla Lega con industriali del Nord.
La politica quella vera per esistere ha bisogno di un credo (genuino), un’idea che sia il faro e gli uomini.
L’idea però di questi tempi si è annacquata, la sinistra con settori di certa destra, e tutti assieme per dividere la torta, mentre il Paese annaspa.
Si puo’ e si deve ricominciare dalla vita di sezione, col dibattito vero e libero, non solo con gli slogan sbandierati e poi …si fa il contrario.
Serietà, principi e uomini di valore e prestigio con un programma innovativo che punti al futuro e soluzioni pragmatiche, mantenendo le distinzioni tra destra e sinistra:
a sinistra il ” tutti uguali” a destra il merito e la concorrenza nel mercato con regole.
In caso contrario vincono le multinazionali che non pagano in Italia, e gli italiani finiranno con le pezze nel sedere.
Serietà e parola, prima di tutto.