11 Ottobre 2024 15:54
UE approva declassamento della protezione del lupo
Bruxelles, 25 settembre 2024 – Il COREPER, l’assemblea permanente degli ambasciatori degli Stati membri presso l’UE, ha deciso di sostenere la proposta di declassamento del lupo.
La specie passerà da “Altamente Protetta” a “Protetta” nell’ambito della Convenzione di Berna.
Alessandro Panza, consigliere per le politiche per le aree montane del Ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli e responsabile del dipartimento Montagna della Lega, ha commentato la decisione.
“Il cambio di posizionamento di alcuni Stati membri, tra cui Germania e Portogallo, ha portato la maggioranza verso questa decisione”, ha spiegato Panza.
Questa decisione è stata attesa da lungo tempo. “È un piccolo gesto di attenzione da parte dell’Unione Europea, soprattutto verso gli allevatori e gli abitanti delle terre alte”, ha aggiunto Panza.
Tuttavia, ha sottolineato che questa decisione non significa caccia indiscriminata o eradicazione del lupo. “Purtroppo molte associazioni ambientaliste insinuano questo”, ha affermato.
*Lupi, Borchia (Lega), bene Consiglio Ue su declassamento, ma troppi anni per riconoscere realtà evidente*
Bruxelles, 25 set – “L’ok del Consiglio dell’Unione Europea alla proposta di declassare il lupo da ‘rigorosamente protetto’ a ‘protetto’, per chiedere una modifica della Convenzione, è un passo in avanti che ci riempie di soddisfazione. Inaccettabile che ci siano voluti anni per riconoscere una realtà sotto gli occhi di tutti. Il problema, finalmente preso in considerazione anche in conformità con la Convenzione di Berna, rappresenta un primo passo fondamentale verso l’implementazione di strumenti di gestione efficaci”. Così Paolo Borchia, capodelegazione della Lega al Parlamento europeo e segretario provinciale della Lega di Verona.
“In vista del Consiglio COMPET, ho già richiesto al ministro Urso di sostenere questa proposta, sottolineando l’importanza di mettere in campo strumenti di gestione adeguati. È fondamentale, come avevo già ribadito attraverso un’interrogazione al Consiglio dell’Ue la settimana scorsa, riportare il numero di lupi a livelli sostenibili, tenendo conto delle esigenze del territorio e delle comunità locali”, ha sottolineato Borchia.
“Finalmente l’Ue prende atto della reale consistenza dei branchi di lupo che è cambiata negli ultimi anni e sulla quale la Lega richiamava l’attenzione di Bruxelles da molto tempo. Continueremo a impegnarci affinché vengano adottate misure concrete, e non ideologiche come qualcuno vorrebbe, per garantire la sicurezza degli agricoltori e la convivenza con la fauna selvatica”, ha concluso.
L’importanza della decisione
Il declassamento del lupo ha un forte impatto sugli allevatori. La specie, infatti, rappresenta una minaccia per il bestiame in molte regioni montane. Con il nuovo status, sarà possibile adottare misure di gestione più flessibili.
Questa decisione non è stata facile. I dibattiti sono stati intensi, con posizioni divergenti tra i vari Stati membri. La Germania e il Portogallo, in particolare, hanno avuto un ruolo decisivo nel cambio di rotta.
La posizione degli ambientalisti
Molte associazioni ambientaliste hanno espresso preoccupazione per questa decisione. Temono che il declassamento possa portare a una riduzione delle tutele per il lupo. Tuttavia, Panza ha assicurato che non ci sarà caccia indiscriminata. La protezione del lupo rimarrà comunque garantita.
Il futuro della gestione del lupo
Con il nuovo status di “Protetta”, la gestione del lupo sarà più equilibrata. Sarà possibile adottare misure per proteggere il bestiame senza compromettere la conservazione della specie. Gli Stati membri avranno più strumenti per gestire le popolazioni di lupi in modo sostenibile.
Conclusioni
Il declassamento del lupo rappresenta un passo importante per molte comunità rurali. La decisione del COREPER è un segnale positivo per gli allevatori e gli abitanti delle terre alte. Tuttavia, sarà fondamentale monitorare attentamente l’implementazione delle nuove misure per garantire un equilibrio tra la protezione del lupo e la tutela degli interessi degli allevatori.
L’Unione Europea continuerà a lavorare per trovare soluzioni equilibrate e sostenibili per la gestione della fauna selvatica. La collaborazione tra Stati membri, comunità locali e associazioni ambientaliste sarà essenziale per il successo di queste politiche.