26 Dicembre 2024 08:17
Prosegue incessante l’attività dei carabinieri forestali a tutela della fauna ittica e omeoterma, con operazioni di antibracconaggio nel Mezzano e nell’alto comacchiese.
Antibracconaggio dei carabinieri forestali
E’ proseguita nella notte l’attività di antibracconaggio dei carabinieri forestali all’interno delle zone umide del Mezzano e dell’alto comacchiese.
Dalla mezzanotte fino alle prime luci dell’alba della giornata di ieri 23 marzo quattro pattuglie di militari hanno svolto attività di prevenzione e repressione del bracconaggio ittico.
Due squadre di militari hanno lavorato in maniera coordinata e sinergica, concentrando la propria azione di perlustrazione nelle aree più esposte al fenomeno.
L‘attività di contrasto
L’attività svolta negli ultimi sei mesi è stata particolarmente fruttuosa.
L’attività di contrasto dei reparti forestali dell’Arma nella provincia ferrarese ha portato a quattro denunce a piede libero e quattro arresti in flagranza.
I militari hanno elevato sanzioni amministrative per un importo di circa 19.000 euro ed operato sequestri.
Hanno sequestrato 2.400 kg di prodotti ittici, 28 capi di avifauna, 3 fucili da caccia, 2 gommoni gonfiabili e 1 automezzo da trasporto.
I comuni di Argenta e Codigoro hanno registrato i maggiori interventi repressivi del fenomeno.
I militari hanno riscontrato che il bracconaggio ittico è praticato prevalentemente da soggetti stranieri, mentre quello venatorio riguarda prevalentemente i locali.
Il bracconaggio
Il bracconaggio ittico-venatorio costituisce una delle minacce più rilevanti alla conservazione della biodiversità e degli equilibri ecologici.
L’attività illegale vanifica le funzioni di tutela demandate all’istituzione di aree protette come il Parco Regionale del “Delta del Po”.
L’attività di prevenzione e repressione del bracconaggio rientra nelle competenze della specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri, chiamata ad assicurare il rispetto delle norme che regolano il delicato rapporto fra uomo e natura.
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