Arma dei Carabinieri e Garante Nazionale: un protocollo per i diritti

Il 24 aprile 2025 è stato firmato un protocollo d’intesa. I protagonisti sono l’Arma dei Carabinieri e il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.

L’obiettivo è chiaro: tutelare i diritti umani. Ma anche rafforzare la collaborazione tra le due istituzioni. La firma è arrivata grazie al Generale Salvatore Luongo e al Presidente Riccardo Turrini Vita.

Il protocollo vuole aumentare la trasparenza. Mira a sensibilizzare gli operatori delle Forze di Polizia. In particolare, su temi legati alla privazione della libertà personale.

Sono previsti seminari, conferenze e tavole rotonde. Questi eventi si svolgeranno in scuole, accademie e centri di ricerca. Il dialogo sarà continuo. Le due istituzioni si scambieranno anche esperienze e docenze.

Un altro punto chiave è la raccolta di sentenze. In particolare, quelle dei Tribunali di Sorveglianza. L’obiettivo è creare un compendio utile per chi studia o lavora nel settore.

Non solo teoria. Saranno pianificate attività concrete. Queste serviranno a verificare se le pratiche adottate rispettano gli standard internazionali. Si punta a prevenire trattamenti gravi e lesivi della dignità.

La firma del protocollo è un segnale forte. L’Arma mostra attenzione alla trasparenza e ai diritti fondamentali. In particolare per chi è arrestato o fermato.

Anche il Garante Nazionale ribadisce il suo impegno. Proteggere i diritti delle persone private della libertà è una priorità. Ma c’è di più: si guarda anche al loro reinserimento nella società.

Un passo avanti, dunque. Per uno Stato più giusto e consapevole.

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