22 Novembre 2024 02:12
Processione. S. Eufemia d’Aspromonte, una Processione che è una tradizionale tra le più belle della Calabria
Processione tra le più antiche quella di S. Eufemia d’Aspromonte (Reggio Calabria) si svolge ogni anno l’antica Processione del Venerdì Santo :
Processione, assieme alle statue in cartapesta commissionate nel secolo scorso a Bari, rappresentative delle varie Stazioni della Via Crucis e custodite nelle Chiese dei tre rioni del paese (Vecchio Abitato, Petto, Nuovo Abitato)sfilano figuranti, Angioletti, Addoloratine, ”Marie” e fedeli.
La Processione, originariamente organizzata dalle varie Confraternite, presenta aspetti di originalità rispetto a quelle che si svolgono in ogni Comune in questo periodo pasquale.
Infatti ad essa partecipa ,da sempre, tutta la cittadinanza, con i più vari ruoli, a seconda dell’età :
-gli Angioletti : sono i bambini e le bambine che sfilano dietro a Gesù deposto,la cui varetta è contornata da quattro Angeli adulti.
Una volta gli angioletti venivano proprio “rivestiti” d’oro con i gioielli di famiglia cuciti all’abitino bianco e portavano sulla fronte, a mo’ di diadema, larghi bracciali d’oro, i capelli venivano colorati con una polverina dorata e così anche le ali, ed è pure dorata la scaletta di legno che tengono in mano.
-Le Addoloratine sono le ragazzine che precedono la Madonna Addolorata e come lei sono vestite:
con un mantello nero e in mano un fazzolettino bianco su cui è ricamata in nero la lettera “M”.
-Le “Marie” sono le donne adulte che seguono la Madonna Addolorata e,
al suono della Banda, cantano la struggente “ Stava Maria dolente “ (Stabat Mater).
Sono tutte vestite a nero e in lutto, col volto coperto da un velo trattenuto
da un diadema che una volta era fatto con bellissimi rametti di fiori e foglie realizzati con le piccolissime perline di vetro di Murano (degli esemplari sono nel piccolo Museo della Civiltà Contadina.
Altri sono purtroppo andati persi negli anni e ora sono realizzati con grosse perle e pietre colorate),il diadema e’ fissato sul capo con un lungo nastro di seta bianca che pende dietro le spalle.
Gli adulti impersonano Cristo che porta la Croce, l Cireneo, i Sommi Sacerdoti ,i soldati romani (una volta anche a cavallo) , Ponzio Pilato, la Veronica ,le Pie donne, Giuda e i due ladroni.
I portatori delle Varette con le varie statue della Via Crucis sono ragazzini ,uomini e anche donne.
E’ pure di S. Eufemia la Banda che accompagna con la musica il canto delle Marie, di cui si riporta il testo:
“ Stava Maria dolente senza respiro e voce mentre prendeva in croce del mondo il Redentor.
E nel fatal istante crudo materno affetto le lacerava il petto, le trafiggeva il cuor”.
Scoprire S. Eufemia d’Aspromonte: tra Natura, Storia e Tradizioni
Un Tesoro Nascosto nel Cuore della Calabria
S. Eufemia d’Aspromonte, incastonato nel suggestivo scenario dell’Aspromonte in Calabria, è un borgo che affascina per la sua autenticità e le sue meraviglie naturali e culturali. Questa piccola perla, lontana dai circuiti turistici tradizionali, offre un viaggio indimenticabile tra natura incontaminata, storia e tradizioni secolari.
Le Meraviglie Naturali di S. Eufemia d’Aspromonte
Il territorio di S. Eufemia d’Aspromonte è un paradiso per gli amanti della natura e del trekking. Con i suoi sentieri che si snodano tra montagne e valli, offre panorami mozzafiato e l’opportunità di esplorare la flora e la fauna tipiche del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Non mancano le cascate e i corsi d’acqua cristallina, ideali per momenti di relax a contatto con la natura.
Storia e Cultura: Un Viaggio nel Tempo
S. Eufemia d’Aspromonte custodisce tesori di inestimabile valore storico e culturale. Il borgo è ricco di chiese antiche, palazzi storici e testimonianze del passato che narrano secoli di storia. Tra questi, la Chiesa di Santa Eufemia, che dà il nome al paese, rappresenta un punto di riferimento spirituale e artistico per i residenti e i visitatori.
Le Tradizioni: Un Patrimonio Vivo
Le tradizioni di S. Eufemia d’Aspromonte sono il cuore pulsante della comunità, un patrimonio vivo che si manifesta in occasioni di festa, riti religiosi e nella cucina locale. Gli eventi tradizionali, come le feste patronali, sono momenti di incontro e condivisione, dove antichi usi si fondono con la modernità. La gastronomia del luogo, con i suoi piatti tipici, offre un viaggio nel sapore autentico della Calabria.
Conclusione: Un Invito alla Scoperta
S. Eufemia d’Aspromonte è una destinazione che merita di essere scoperta e valorizzata. Ogni angolo di questo borgo racchiude storie, paesaggi e sapori unici, facendolo emergere come un luogo ideale per chi cerca un’esperienza di viaggio lontana dal turismo di massa, immersa nella bellezza naturale e culturale dell’Italia meridionale.
Si ringrazia la Dr.ssa Francesca Crea per il materiale inviato