26 Dicembre 2024 07:54
Bibbiano: P.M. chiede sei anni per Claudio Foti, i capi per lo psicoterapeuta sono tre. La sentenza sarà emessa l’11 novembre
Le richieste del Pubblico Ministero
Il sostituto procuratore di Reggio Emilia, Valentina Salvi ha richiesto una pena di sei anni per psicoterapeuta Claudio Foti.
L’uomo è uno degli imputati chiave del processo “Angeli e demoni”, l’inchiesta sul presunto sistema di affidi illeciti di minori nella val d’Enza reggiana.
Claudio Foti, direttore scientifico del centro studi piemontese “Hansel & Gretel” risponde delle accuse di abuso d’ufficio, frode processuale e lesioni gravissime.
La prossima udienza sarà dedicata alle repliche della difesa con la parola agli avvocati Giuseppe Rossodivita e Girolamo Andrea Coffari che difendono Foti.
Le sentenze per lo psicoterapeuta e per l’altra imputata Beatrice Benati, che hanno scelto il rito abbreviato è prevista per il prossimo 11 novembre.
Il P.M. ha chiesto la condanna a un anno e sei mesi per l’assistente sociale dell’Unione val d’Enza accusata di violenza privata e tentata violenza privata.
In precedenza Cinzia Magnarelli, assistente sociale sempre, rea confessa e accusata di falso ideologico e frode processuale aveva patteggiato a un anno e otto mesi.
La storia
Il 27 giugno 2019 i carabinieri di Reggio Emilia, che stanno indagando su presunte irregolarità nella gestione di minori in affido nel comune di Bibbiano, eseguono una serie di misure cautelari.
L’ipotesi è che ci sia un’organizzazione che manipola le testimonianze dei bimbi e li sottragga alle famiglie per affidarli, dietro compenso, ad amici o conoscenti.
L’indagine chiamata “Angeli e Demoni” coinvolse anche Andrea Carletti Sindaco di Bibbiano.
L’occhio del ciclone, oltre al sindaco, travolse assistenti sociali, medici e psicologi.
Le indagini condussero ad una lunga lista di imputazioni: frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamenti su minori, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d’uso e lesioni gravissime.
Andrea Carletti avrebbe disposto l’insediamento di tre terapeuti della “Hansel e Gretel” all’interno della struttura pubblica “La Cura”.
Nel fare questo, il sindaco non avrebbe seguito le corrette procedure nell’affidamento dei servizi ai terapeuti.
L’inchiesta era iniziata nel 2018 in seguito ad una anomala sequenza di denunce da parte dei servizi sociali.
Le denunce segnalavano casi di abusi sessuali e violenze a danni di minori commessi da parte dei genitori.
Le segnalazioni risultavano poi tutte infondate e i carabinieri scoprirono che i documenti redatti dagli assistenti sociali con la complicità di psicologi erano falsi.