25 Dicembre 2024 20:30
Bidella pendolare: Giuseppina Giugliano, operatrice scolastica in perenne viaggio da Napoli a Milano
Bidella pendolare e reazioni (AGI) cosa ha provocato:
Bidella pendolare. Scetticismo, insulti, richieste di chiarimenti, conti in tasca e difese a oltranza, tante le posizioni in rete.
Il popolo della rete si è schierato, da una parte o dall’altra, gridando alla fake-news o mettendosi dalla parte della under 30 e contro lo straripante odio online.
E i toni, come sempre, si sono esacerbati velocemente.
Cosa c’è dietro? Tante cose
Un’analisi che riguarda tante cose che non quadrano:
“gli stipendi bassi, il precariato, gli studi che non trovano naturale sbocco, le famiglie (genitori e nonni) sempre più in difficoltà e che non riescono più a sostenere i figli.
A questo si aggiunge la tendenza di un giornalismo, soprattutto online, incapace di verificare, porsi domande, allargare lo sguardo. Copia, incolla. ”
Le difficoltà sono tante e tali che riguardano tutte le professioni:
le tasse sono alte, i servizi tagliati, dalla sanità alla scuola, asili e lavori sottopagati.
Un mix esplosivo che dovrebbe preoccupare, ma invece di fare “sistema” e capire che viviamo in un mondo tecnologico e in movimento continuo, vige la superficialità.
Mondo complesso e in cui ciascuno pensa per se, senza preoccuparsi minimamente agli altri che vengono ignorati se non schiacciati.
Un detto di quelli comuni dice ” a posto io, a posto tutti”, come se noi non facessimo parte degli altri.
Se saltiamo la fila in autostrada, magari nella corsi a di sorpasso, rischiamo di fare un incidente, oltre la multa, e possiamo creare incidenti ad altri.
Noi non sappiamo se un semplice incidente, che puo’ capitare solo ad altri mai a noi, puo’ rovinare la vita o mettere un’altra persona in difficoltà.
Abbiamo fretta e allora è normale che gli altri si debbano spostare.
Tempo fa una mamma ha usato un tavolino del bar in aeroporto a Malpensa, davanti a tutti, per cambiare il pannolino alla bimba.
Non è normale, ma ormai cosa c’è di normale, siamo autorizzati dai comportamenti sbagliati altrui a fare lo stesso.
“lo fanno tutti”, una delle scusa piu’ usate per non prenderci la responsabilità di nulla, ma se gli altri sbagliano allora è una tragedia.
I giornali si pagano? Ma no ci sono quelli online gratis.
Peccato che gratis non ci sia nulla nella vita, lo sanno tutti o no?
I giornali come vivono? O fanno da portavoce a partiti, enti e aziende oppure sperano nei contributi statali, ma questi sono dettagli, basta non pagare.
E quindi? Impera la pubblicità dovunque per recuperare quel poco che si riesce, salvo avere ” due bocche”, parliamo della RAI che prende soldi da tutti noi e dalla pubblicità.
C’è chi puo’ e chi non puo’ si arrangia, e sul lavoro idem: reddito di cittadinanza, nero, part-time, tutto normale.
In un Paese, l’Italia, sempre ai primi posti per la corruzione e la Mafia, uno dei “pilastri” dell’economia insana e che si sta allargando.
Qualcuno si lamenta? I soliti, pochi, e gli altri campano sperando ” non tocca a me” e ” io me la cavo”.