26 Dicembre 2024 08:53
Bonaventura: la mafia non scherza a Crotone, il suo sfogo in varie interviste e di recente su TikTok.
Bonaventura nato a Crotone il 12 ottobre 1971 nella storica famiglia dei vertici della ‘Ndrangheta Vrenna-Bonaventura, ha fatto un percorso doloroso e rischioso.
Cosa ha dichiarato di recente ai microfoni di FoggiaToday.
“Io sono nato bambino-soldato, nel ’71. Cresciuto nel sangue, negli anni in cui, fino al 2008, è stato segnato dal sangue, tutti sparavano a tutti:
Br (Brigate Rosse), Nar (Nuclei Armati Rivoluzionari) e Cosa Nostra, quindi le stragi, ‘Ndrangheta.
Quindi sono cresciuto con violenza fisica, violenza psicologica, addestramento alle armi e soprattutto istigazione all’odio e alla vendetta”.
La sua collaborazione ha portato molti benefici alla giustizia, nel 2006 collabora con la Dda di Catanzaro, con la Dda di Bologna:
Ha collaborato con 14 procure
Procure di Crotone, Dda di Catanzaro, Reggio Calabria, Torino, Salerno, Bari, Campobasso, L’Aquila, Ancona, Bologna, Venezia, Trieste, con la Dna e una Procura Tedesca.
Su TikTok conduce StriscialantimafiaSLAM, in cui tutti i giorni “posta” operazioni di Polizia e Carabinieri, animando e tenendo aperta l’attenzione sulla pericolosità del crimine organizzato.
Nel video sopra, mostra gli effetti personali e famigliari della collaborazione:
la sua collaborazione con lo Stato, oltre agli effetti personali e famigliari pesanti, determina odio psicologico oltre al possibile personale.
La “collaborazione” è mal vista in certi ambienti e per paura, o per non avere problemi, porta a divisione tra amici, conoscenti e famigliari.
Il cerchio si stringe in senso negativo, portando nel tempo, all’isolamento di chi ha avuto il coraggio di ribellarsi.