7 Gennaio 2025 08:30
Campi Bisenzio: il grido di giustizia della madre di Maati Moubakir
Silvia Baragatti, madre di Maati Moubakir, il 17enne ucciso in strada a Campi Bisenzio, ha lanciato un appello forte e chiaro:
“Basta con un Paese dove si pensa che tutto sia permesso”.
Durante una cerimonia commemorativa organizzata dal Comune, la donna ha espresso il suo dolore e la necessità di un cambiamento concreto nella giustizia italiana.
L’omicidio di Maati Moubakir
Il tragico evento è avvenuto una settimana fa in via Tintori, nel centro di Campi Bisenzio.
Maati Moubakir, un ragazzo di 17 anni, è stato trovato senza vita in strada. Le indagini preliminari indicano che il giovane sarebbe stato vittima di una violenta aggressione, ma i dettagli del caso sono ancora al vaglio delle autorità.
La famiglia di Maati, distrutta dal dolore, ha partecipato alla cerimonia in sua memoria. Presenti la madre Silvia, il padre e i tre fratelli del ragazzo. L’intera comunità si è stretta attorno alla famiglia per ricordare il giovane e chiedere giustizia.
L’appello della madre: “Serve una risposta dallo Stato”
Silvia Baragatti ha sottolineato la necessità di un intervento deciso da parte delle istituzioni. “Non deve più passare il messaggio che in Italia si possa fare tutto senza conseguenze”, ha dichiarato con forza. La madre ha criticato il sistema giudiziario, evidenziando il rischio di impunità e di pene troppo lievi.
Il suo discorso è stato accolto con commozione e applausi dai partecipanti alla cerimonia. Il messaggio è chiaro: servono leggi più rigide e una giustizia che dia risposte concrete alle vittime e alle loro famiglie.
Le indagini in corso
Le forze dell’ordine stanno lavorando senza sosta per ricostruire la dinamica dell’omicidio. Sono in corso interrogatori e raccolta di prove per identificare i responsabili. La comunità di Campi Bisenzio spera che i colpevoli vengano presto assicurati alla giustizia.
La comunità si unisce al dolore della famiglia
L’intera città di Campi Bisenzio è scossa da quanto accaduto. La cerimonia in via Tintori è stata un momento di riflessione collettiva, ma anche un’occasione per chiedere maggiore sicurezza e prevenzione.
La tragica morte di Maati Moubakir ha riaperto il dibattito sulla necessità di leggi più severe e interventi mirati per contrastare la violenza giovanile. La speranza è che il sacrificio di Maati non sia vano e porti a un cambiamento reale.
Conclusione
Il caso di Maati Moubakir rappresenta una ferita aperta per la sua famiglia e per la comunità di Campi Bisenzio.
La richiesta di giustizia della madre è un appello a tutto il Paese: serve uno Stato forte che dia risposte certe e rapide. La memoria di Maati deve diventare un simbolo di lotta contro l’ingiustizia.