8 Gennaio 2025 21:18
Caporalato a Milano: controllo giudiziario per la Cooperativa Fema, ANSA.
La Procura di Milano ha preso provvedimenti contro la Cooperativa Fema. L’accusa principale è di caporalato.
Il presidente della cooperativa avrebbe sfruttato i lavoratori, approfittando del loro stato di bisogno, da qui l’accusa di caporalato
Controllo giudiziario urgente per caporalato.
Il controllo giudiziario è stato disposto in via d’urgenza. La decisione è arrivata dal pm Paolo Storari. Contestualmente, è stato nominato un amministratore giudiziario per la gestione della società.
Caporalato. Stipendi al di sotto della soglia di povertà
I lavoratori della Cooperativa Fema percepivano stipendi molto bassi. Le retribuzioni nette erano comprese tra 5 e 6,50 euro all’ora. Importi che non garantiscono una vita dignitosa.
L’accusa di caporalato
Secondo l’accusa, il presidente della cooperativa reclutava manodopera per eventi e servizi museali. Questi lavoratori erano destinati a prestazioni in condizioni di sfruttamento. Si tratta di una pratica che rientra nella definizione di caporalato.
Decisione in attesa di convalida
Il provvedimento emesso dal pm dovrà essere convalidato dal gip. Se confermato, il controllo giudiziario continuerà. Questo potrebbe portare a ulteriori sviluppi sull’organizzazione interna della cooperativa.
Sfruttamento dei lavoratori
Il reato di caporalato si configura quando si sfrutta la manodopera. La Cooperativa Fema avrebbe operato in questo modo fino a luglio scorso. La Procura ritiene che siano stati violati i diritti fondamentali dei lavoratori.
Settori coinvolti
La cooperativa forniva personale per eventi e servizi museali. Sono settori che richiedono alta flessibilità. Tuttavia, questa caratteristica spesso si traduce in contratti precari e stipendi bassi.
Un fenomeno diffuso
Il caporalato non è un problema isolato. In Italia, colpisce diversi settori, dal lavoro agricolo agli eventi. Le vittime spesso accettano queste condizioni per necessità.
Sanzioni e controlli futuri
La Procura di Milano punta a mettere fine a queste pratiche. Il controllo giudiziario è solo il primo passo. Potrebbero seguire sanzioni pesanti per la Cooperativa Fema.
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