19 Novembre 2025 10:41
Carabiniere eroe. Lorenzo Fasci, il carabiniere di Reggio Calabria che ha salvato una vita sul cavalcavia
Lorenzo Fasci ha 28 anni.
È un giovane militare originario di Reggio Calabria.
Il suo nome oggi è sinonimo di coraggio, umanità e silenzioso eroismo.
Lorenzo Fasci la storia del suo intervento merita di essere ricordata e raccontata.
Un gesto che ha evitato una tragedia, un Carabiniere non ci pensa due volte.
Era il 13 maggio 2025.
Lorenzo viaggiava in auto con la fidanzata e il padre di lei.
Sulla statale 42, all’altezza di San Paolo d’Argon (Bergamo), ha visto una donna sul bordo di un cavalcavia.
Era pronta a compiere un gesto estremo.
L’intervento immediato e istintivo del Carabiniere.
Lorenzo ha fermato l’auto.
È sceso di corsa.
Ha superato la barriera e ha raggiunto la donna.
Ha provato a parlarle, con calma e rispetto.
Quando ha capito che il tempo stava per finire, l’ha abbracciata.
L’ha riportata alla vita.
Un eroe silenzioso, fuori servizio, un Carabiniere
Lorenzo era fuori servizio.
Non indossava la divisa.
Non cercava applausi.
Ha agito per istinto, per senso umano.
Ha detto solo:
«Non ho fatto nulla di speciale. Ho fatto ciò che avrei voluto per una persona a cui voglio bene.»
La Calabria che non urla, ma agisce
Questo gesto non nasce dalla divisa.
Nasce dal cuore.
Nasce dalla Calabria più vera.
Quella che non cerca visibilità, ma tende la mano.
Riconoscimenti e gratitudine al Carabiniere
Il gesto ha commosso l’Italia.
Il sindaco di Reggio Calabria ha espresso orgoglio.
La premier ha inviato un messaggio di stima.
Ma Lorenzo è rimasto umile.
Ha continuato il suo servizio, senza clamore.
Un esempio per tutti
La storia di Lorenzo Fasci è un esempio.
Ci ricorda che l’eroismo esiste.
Che spesso ha il volto di chi non cerca applausi.
Ma agisce, quando serve.
Il valore del gesto umano
Non servono medaglie per riconoscere il valore.
Basta raccontare.
Basta ricordare.
Perché ogni vita salvata è un mondo che continua a esistere.
Reggio Calabria lo pronuncia con orgoglio
A Reggio Calabria, il nome di Lorenzo Fasci è pronunciato con rispetto.
Con gratitudine.
Con fierezza.
Perché ha mostrato il volto più autentico della sua terra.
Conclusione: onore a Lorenzo Fasci
Storie così non devono essere dimenticate.
Devono essere raccontate.
Perché ci insegnano che il coraggio è silenzioso.
Che l’umanità è ancora viva.
E che Lorenzo Fasci ha fatto qualcosa di immenso.
Onore a te, Lorenzo.
Perché hai salvato una vita.
E ci hai ricordato cosa significa essere umani.
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Fonti: ilreggino.it







