Catania. Fsi-Usae: “Venerdì sit-in di protesta contro i 40 licenziamenti dell’Università di Catania”

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Catania. Fsi-Usae: “Venerdì sit-in di protesta contro i 40 licenziamenti dell’Università di Catania”

Fsi-Usae: “Venerdì sit-in di protesta contro i 40 licenziamenti dell’Università di Catania”

 

Si terrà venerdì 24 luglio, a partire dalle 9,30, in piazza Università davanti alla direzione dell’Università degli Studi di Catania, il sit-in di protesta contro i licenziamenti di 40 lavoratori dell’Università degli Studi di Catania.

 

"La manifestazione è stata indetta - spiega Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, sindacato presente in tutti i comparti lavorativi del pubblico e del privato -  dopo che l’Università non ha rinnovato ad aprile scorso i contratti, lasciando i lavoratori a casa”. A rendere nota la manifestazione sono il segretario regionale e territoriale Catania Calogero Coniglio e i dirigenti sindacali Maurizio Cirignotta, Salvatore Bellia, Gaetano Zappalà, Domenico Muscia e Biagio Cirino”.

 

“Dopo la nostra richiesta d’incontro del 26 maggio scorso, siamo stati contattati dal direttore generale dell’Università di Catania Giovanni La Via per le vie brevi,  confermando l’impossibilità di poter stabilizzare i lavoratori. Per la Fsi-Usae i lavoratori rimasti fuori dalla Legge Madia, possono essere stabilizzati con il decreto Mille proroghe (legge 8/2000) perché hanno maturato tre anni di servizio ad aprile. Il direttore generale ha concluso che tale procedura può essere attuata tenendo conto dei vincoli di bilancio a fine anno sulla base del numero degli introiti dalle iscrizioni di studenti che si iscriveranno nell’Ateneo. “Si trovano sempre le risorse economiche per concorsi di dirigenti e funzionari e non si possono trovare quelli del personale non dirigente viene da pensare – dichiarano – comportamento tipico delle amministrazioni pubbliche”.

 

Parecchi lavoratori rimasti a casa si occupavano della manutenzione dei giardini dell’università dislocati in diversi siti della in città come quelli al palazzo di San Giuliano, all’ ex Accademia di belle arti, villa Cerami, all’ ex Chiesa delle purita, all’ ex  monastero dei benedettini, all’ ex convento delle Verginelle piazza Dante, al palazzo Ingrassia, al distaccamento di giurisprudenza via Rocca Romana, alla cittadella di via Androne, alla villa San Saverio, alla facoltà di agraria, al palazzo delle scienze, al palazzo Fortuna, al facoltà di scienze politiche, al città della scienza, a villa Zingale Tetto, all’ ex convento vergini al borgo, alla città universitaria, all’osservatorio astronomico, alla torre biologica, al bioscientifico, al parcheggio Zanone. Manutenzione che oggi è svolta da solo due lavoratori,  con il risultato palese agli occhi di tutti di vedere aiuole invase da cespugli, erba alta nei giardini e vegetazione fuori controllo. La situazione precaria del verde è comune a quasi tutti i giardini dell’Università, con una manutenzione che lascia a desiderare”.

 

“Ci auguriamo – concludono i sindacalisti – che il direttore generale La Via possa concederci un incontro e fornire garanzie certe, adeguate e accurate per reintegrare i lavoratori con una programmazione anche triennale senza creare ulteriore precariato”.