26 Dicembre 2024 07:48
Catanzaro, operazione di polizia, indizi, riguardanti le dinamiche criminali della Locale di Cirò.
Operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia del suddetto Capoluogo
nei confronti di 31 persone (26 destinatarie di una misura cautelare in carcere e 5 agli arresti domiciliari).
Catanzaro. Reati contestati
Ci sono “gravi indizi di colpevolezza dei reati di “associazione a delinquere di tipo mafioso ex art. 416 bis, commi 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 8 del c.p., estorsione – ex art. 629 del Codice Penale”
nonché per “reati in materia di armi e di sostanze esplodenti”, questi ultimi aggravati dal cosiddetto metodo mafioso”
Alcuni particolari che denotano la pericolosità della Locale di Cirò:
Emerge la “spiccata resilienza e la capacità di ricompattarsi”, ma anche attuale l’ organigramma
ove si ritengono siano inseriti i “veterani” e le “nuove leve” del panorama associativo locale
che hanno potuto avvalersi, altresì, dei familiari e/o dei conviventi di altri soggetti già detenuti, poiché coinvolti in delle precedenti operazioni di polizia.
Catanzaro. Controllo del territorio e della sua economia basata sulla pesca
- ‒ controllo del territorio attraverso la forza intimidatrice,
- ‒ alterare la libera concorrenza, anche violentemente, ponendo in essere delle vessazioni
- e delle intimidazioni estorsive, in particolare nel settore merceologico dell’ortofrutta; e. l’esistenza di una “bacinella.
- La bacinella serviva come cassa per sovvenzionare le azioni criminali e le famiglie dei carcerati.
- la disponibilità di armi da guerra e comuni da sparo, in parte sequestrate;
- i rapporti e le cointeressenze con gli affiliati della speculare cellula criminale in Germania
Catanzaro. Scoperti i collegamenti con altre Ndrine:
l’esistenza della n’drina “Giglio” inserita nella Locale di Strongoli (KR), nonché delle ‘Ndrine di Cariati (CS) e di Mandatoriccio (CS), subordinate alla Locale di Cirò;
il controllo dei porti di Cirò Marina e di Cariati mediante atti di concorrenza compiuti con minacce esplicite e implicite portava al controllo del mercato del pesce.
Le azioni contro i pescatori erano rivolte a:
- consegnare loro il pescato fresco ai prezzi imposti;
- pescare solo le tipologie di pesce decise, tralasciando le altre;
• utilizzare i magazzini per lo stoccaggio del pescato e le attrezzature perla pesca (esche in special modo), da loro esclusivamente messi a disposizione e consegnati.