21 Novembre 2024 14:18
Maxxi/Sgarbi: «Stravolto il senso di una serata. Calenda e Bonelli? Inesistenti: non hanno altro di cui parlare. Cito io in giudizio Bonelli per la devastazione del Paesaggio»
ROMA – Vittorio Sgarbi torna sulle polemiche per lo spettacolo con Morgan svoltosi lo scorso 21 giugno al Maxxi:
«A distanza di giorni dall’accaduto e di ore dalle polemiche pretestuose che ne sono seguite, leggo di molti che parlano, senza il dovuto rispetto, dell’unico tema introdotto da una domanda di Morgan a me:
senza farne oggetto di commiserazione, ho parlato del mio tumore in modo ludico.
Rivendico il diritto a scherzare su me stesso senza offendere nessuno.
Vedo invece alcuni che si offendono e invocano, contro di me, l’intervento ora del ministro, ora del presidente del consiglio.
Ma la politica non ha niente a che fare con lo spettacolo al Maxxi:
era una serata teatrale, nella quale io mi sono “confessato” di fronte a Morgan, con il divertimento e l’ilarità
di tutti, con applausi prolungati, selfie, autografi, anche dopo lo spettacolo, senza che alcuno obiettasse qualcosa. Dunque senza polemiche.
Che Calenda, Bonelli ed altri soggetti, dopo 10 giorni, strumentalizzino e alimentino una sorprendente
caciara sulle parole irridenti di un malato di cancro, è la misura della loro miseria umana oltre che della loro inesistenza politica.
Mi riferisco soprattutto a Bonelli, compiaciuto, con il sostegno agli impianti eolici, della sistematica distruzione del Paesaggio
condotta con la complicità dei Verdi in perfetta sintonia con gli obiettivi di Matteo Messina Denaro.
Sarò io a citarlo in giudizio, perché spieghi questa convergenza d’interessi.
Il Paesaggio è un bene costituzionale e la sua distruzione è davanti agli occhi di tutti:
in Puglia, in Basilicata e in Sicilia dove la mafia ha manifestato i suoi interessi. Si parli di questo, non di una serata teatrale!»