Cinisi, 47 anni fa moriva Giuseppe Impastato, prima il suicidio inscenato, poi la sentenza del giudice Caponnetto, contro ignoti, ma per mano mafiosa, dopo più di 20 anni ebbe giustizia.

Oggi ricorre il triste anniversario della morte di Giuseppe Impastato, conosciuto da tutti come Peppino, il 47esimo anniversario di un omicidio, prima inscenato come suicidio, che trova giustizia parziale, solo quando Antonino Caponnetto, sostituito del Giudice consigliere istruttore Rocco Chinnici, attribuisce la morte di Impastato per mano mafiosa, ma per mano d’ignoti.

Il Giudice Rocco Chinnici, assassinato nel luglio del 1983.

Peppino dava fastidio al boss Gaetano Badalamenti, per le denunce che Impastato con coraggio, divulgava attraverso Radio Out.

Prima inscenarono un finto tentato dinamitardi, sui binari della ferrovia Palermo-Trapani, poi si parlò di suicidio, solo Il 5 marzo 2001 la Corte d’assise condannò Vito Palazzolo, riconosciuto come l’esecutore materialmente dell’omicidio, l’assassino prese 30 anni di carcere.

In seguito, l’11 aprile 2002, dopo più di 20 anni dall’omicidio di Peppino, anche Tano Badalamenti fu condannato all’ergastolo, per questo delitto.

Cinisi, il corteo per Peppino Impastato

Oggi alle ore 16:00, è partito il corteo per ricordare questo triste anniversario, e non dimenticare l’efferato omicidio di Peppino Impastato, ucciso il 9 maggio del 1978.

Insieme alla cittadinanza, si sono uniti al corteo anche i sindacati, alcuni esponenti politici, per raggiungere la Casa Memoria, sita in corso Umberto I 220, a Cinisi.

Uno dei tanti fatti di sangue che macchiano il nostro paese, ma non il solo purtroppo (Giornale di Sicilia).

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