Codici e Aeci: l’Antitrust punisce ancora Sixthcontinent

“Le irregolarità riscontrate dall’Antitrust – dichiarano Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, ed Ivan Marinelli, Presidente di Aeci – sono state reiterate da Sixthcontinent anche dopo la notifica del provvedimento dell’agosto scorso

Codici e Aeci: l’Antitrust punisce ancora Sixthcontinent
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Codici e Aeci: l’Antitrust punisce ancora Sixthcontinent e rafforza la class action per il risarcimento dei consumatori

 

Nuova, ennesima multa dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di Sixthcontinent, la società attiva nel settore e-commerce diventata tristemente famosa per i guai che sta facendo passare a tanti utenti, per tutelare i quali le associazioni Codici e Aeci hanno avviato una class action che conta centinaia di partecipanti. Nell’agosto 2020 l’Antitrust aveva accertato una pratica commerciale scorretta, che era valsa una multa di 4 milioni di euro a Sixthcontinent, a cui ne è seguita un’altra da 1 milione di euro a gennaio per violazione del provvedimento cautelare dell’Autorità che disponeva la sospensione provvisoria delle attività per bloccare gli account dei consumatori aderenti in assenza di rimborso. Adesso è arrivata l’ennesima sanzione, questa volta dell’importo di 3 milioni di euro, che segna un altro punto a favore dell’iniziativa promossa da Codici e Aeci per tutelare i consumatori.

 

“Le irregolarità riscontrate dall’Antitrust – dichiarano Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, ed Ivan Marinelli, Presidente di Aeci – sono state reiterate da Sixthcontinent anche dopo la notifica del provvedimento dell’agosto scorso. All’epoca l’Autorità aveva accertato una pratica commerciale scorretta messa in pratica dalla società prospettando con modalità ingannevoli la pretesa convenienza economica dell’adesione alla community e alle varie offerte proposte sulla piattaforma, procedendo in modo unilaterale al blocco ingiustificato degli account dei consumatori, ritardando, limitando o impedendo il rilascio e la fruizioni delle shopping card e delle altre utilità maturate attraverso l’acquisto di queste carte e la partecipazione alla community, omettendo infine il rimborso delle somme versate per l’acquisto delle shopping card e degli altri servizi. Come appurato dall’Antitrust, la società ha continuato a porre in essere articolati comportamenti volti ad impedire il download delle card acquistate e pagate dagli utenti nonché ad ostacolare la fruizione di shopping card, sxc card, crediti, saldo, wallet e ogni utilità maturata sulla piattaforma, in spregio degli specifici termini e condizioni espressamente previsti al momento dell’acquisto e senza peraltro fornire alcun servizio di assistenza all’utenza. La società non ha ripristinato le condizioni contrattuali di attivazione e fruizione delle shopping card secondo i termini vigenti al momento dell’acquisto, omettendo peraltro di rimborsare l’importo corrisposto dagli utenti per le shopping card rimaste inattive e mantenendo in vigore l’obbligo per gli utenti di effettuare almeno un nuovo acquisto mensile con ulteriori soldi proprio per non perdere il valore accumulato nel portafoglio virtuale. Nel corso dei mesi, in particolare tra settembre e novembre, la società ha proseguito l’attività di promozione e vendita online, sulla propria piattaforma, di shopping card, senza tuttavia procedere alla consegna materiale e all’attivazione delle carte, pagate dagli utenti. Al tempo stesso la società ha continuato a posticipare l’attivazione delle shopping card già vendute agli utenti sul proprio sito web, nonostante fosse scaduto il termine di attivazione e a fronte dei ripetuti solleciti dei consumatori, rimasti senza riscontro. La società ha continuato anche ad omettere la restituzione agli utenti degli importi corrisposti per l’acquisto delle shopping card ed ha mantenuto rilevanti limitazioni percentuali all’uso dei crediti per le transazioni sulla piattaforma, limitando anche la possibilità di utilizzo degli strumenti di pagamento inizialmente previsti con il risultato che in alcuni casi gli utenti non hanno potuto effettuare l’acquisto mensile indispensabile per non perdere i crediti maturati. Sinceramente dopo tutti questi mesi di segnalazioni e proteste da parte dei consumatori, e di verifiche e multe da parte dell’Autorità, ci saremmo aspettati un cambio di registro da parte di Sixthcontinent, che invece continua a distinguersi per un comportamento gravissimo. Questa nuova sanzione emessa dall’Antitrust non fa che rafforzare la class action che abbiamo avviato per tutelare i consumatori danneggiati, che devono essere risarciti per i danni subiti. È quello per cui ci stiamo battendo e continueremo a batterci in Tribunale”.

 

Le adesioni alla class action promossa da Codici e Aeci sono ancora aperte. Sui siti delle due associazioni (www.codici.org e www.euroconsumatori.eu) sono disponibili i moduli per partecipare. Per informazioni e chiarimenti è possibile inviare un’e-mail a [email protected] oppure a [email protected].