Diossina nel latte materno delle bresciane de Il Giorno.

Diossina nel latte materno, il Codacons fa esposto in Procura

Diossina nel latte materno, Brescia: nel latte materno delle donne bresciane, anche di aree considerate non esposte al Pcb

Ci sono concentrazioni maggiori di questo inquinante rispetto ad altri territori in Italia ed Europa. Ciò è riportato dal sito on line de Il Giorno.

Cosa dice il Codacons

“Due relazioni, rese disponibili nei giorni scorsi da Ats, sugli ultimi studi condotti sulla popolazione bresciana, per valutare l’esposizione agli inquinanti tipici del Sin Caffaro

Ovvero Pcb, diossine e furani.

“Si evince – commenta Panizza di Isde – che la concentrazione nel latte materno di diossine e Pcb è significativamente maggiore nelle donne residenti nei comuni della provincia identificate a priori come più soggette ad esposizioni incrementali a questi inquinanti.

Si conferma, in coerenza con studi di monitoraggio condotti su varie popolazioni su scala globale che vi è una riduzione dell’esposizione a diossine e PCB e quindi si riduce la contaminazione anche nel latte materno, tuttavia a livelli decisamente più elevati sia nelle aree a maggior rischio che a rischio “minore“”. 

In tutte le 82 puerpere bresciane, la mediana PCB misurati è di 185,83 ng/g grasso mentre, ad esempio, nello studio studio della Provincia di Trento 2011-2012 e nello studio Studio c 2011-2013 le concentrazioni riscontrate erano rispettivamente di 64,8 e di 75 ng/g grasso.

“Nei confronti internazionali la situazione italiana è decisamente molto preoccupante, secondo solo a quello delle donne ucraine, e giustifica un monitoraggio stringente”.

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