23 Novembre 2024 05:43
Carabinieri e ambiente, i carabinieri hanno avviato l’attività del gruppo per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica di Venezia.
Carabinieri e ambiente a Venezia
Il Comando Generale dell’Arma ha autorizzato l’avvio delle attività istituzionali del Gruppo che mette insieme Carabinieri e ambiente.
Il gruppo opererà per il contrasto delle organizzazioni criminali, anche di tipo mafioso e imprenditoriale.
I carabinieri contrasteranno le organizzazioni attive nella consumazione di ecoreati sul territorio delle Regioni di Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
L’Arma dei Carabinieri si è strutturata come Forza di polizia ambientale, unica nel panorama europeo.
È anche in grado di esprimere una straordinaria funzione di “prossimità ambientale” per la tutela della qualità della vita e della sicurezza della salute dei cittadini.
Questo è il motivo per cui ha scelto come sede del Gruppo Carabinieri la città di Venezia, simbolo di un retaggio culturale e ambientale unico.
Per questi motivi l’UNESCO ha designato la città lagunare patrimonio mondiale dell’umanità.
La laguna di Venezia è uno degli ecosistemi ambientali più estesi e importanti dell’intero bacino del Mediterraneo.
Abbraccia un’area naturale con un immenso patrimonio biologico, faunistico e floristico, nonché con specie animali e vegetali rare e minacciate d’estinzione.
Più qui che altrove si percepisce la fragilità e la complessità dell’insieme naturalistico.
Le attività operative del Gruppo Carabinieri sono indirizzate non solo all’esecuzione di indagini repressive ma anche di tipo preventivo.
L’obiettivo è quello di arrestare i processi di degrado ambientale e recuperate l’equilibrio dinamico dell’ecosistema lagunare.
L’unità investigativa è dedita al coordinamento delle articolazioni interprovinciali di polizia giudiziaria riconducibili ai nuclei operativi territoriali.
i Nuclei Operativi Ecologici interessati sono quelli di Treviso, Venezia, Bologna, Trento e Udine. Il gruppo opererà a stretto contatto con le competenti Direzioni Distrettuali Antimafia.
In particolare, secondo precise linee d’azione impartite dall’Unità di Vertice, monitoreranno settori specifici, nei quali la criminalità ambientale organizzata è particolarmente attiva.
Tra questi ci saranno:
- il ciclo dei rifiuti, per il controllo degli impianti di trattamento e della filiera di gestione dei rifiuti urbani
- il ciclo del cemento ed il monitoraggio delle cave, attraverso la verifica e gli accertamenti condotti sulla realizzazione delle grandi opere e degli appalti
- le energie rinnovabili, con riferimento al contrasto degli illeciti perpetrati in modo sistemico e organizzato
- Il monitoraggio delle spedizioni transfrontaliere di rifiuti, ultima frontiera dello smaltimento illecito da parte delle stesse consorterie criminali
In quest’ambito, anche il Ministro della Transizione Ecologica ha sostenuto l’Arma dei Carabinieri nella realizzazione della nuova unità investigativa.
Lo scopo è l’assolvimento della missione verde, grazie ad una straordinaria ed unica expertise maturata nei decenni dal comparto.