11 Ottobre 2024 02:23
Fsp Polizia di Stato allarme per una pubblicità nel Catanzarese.
Sdegno per una vetrina che richiama l’uso di cocaina nel Catanzarese, dichiarazione di Fsp Polizia di Stato
Un fatto gravissimo scuote il più importante centro turistico della fascia Jonica.
Un esercizio commerciale ha allestito una vetrina con un evidente richiamo al consumo di cocaina, suscitando indignazione e sdegno.
Condanna unanime
Giuseppe Brugnano, Segretario Nazionale del Sindacato Fsp Polizia di Stato, non usa mezzi termini per esprimere il proprio disappunto: “Inaccettabile.
Questo è l’unico aggettivo che si può attribuire a questa scelta”. Il riferimento è chiaro: l’idea di esporre un simile messaggio è vista come una provocazione inammissibile, un affronto alla legalità e alla sicurezza pubblica.
Il ruolo della Polizia di Stato
Brugnano sottolinea l’importanza del ruolo delle forze dell’ordine nella lotta contro la droga. “C’è di mezzo l’educazione collettiva dei nostri giovani”, afferma con forza.
L’episodio, infatti, non è solo un’offesa al buon senso, ma rappresenta una minaccia concreta per la società, in particolare per i più giovani, esposti a messaggi fuorvianti e pericolosi.
Sostegno ai colleghi Mantelli e Raiola
Brugnano esprime pieno sostegno alla dottoressa Mantelli e al dottor Raiola, che hanno prontamente denunciato la vicenda. “Non ci interessano le giustificazioni di marketing, né le spiegazioni. Bene hanno fatto Mantelli e Raiola a evidenziare la vicenda”, dichiara.
Il Segretario Nazionale del Sindacato Fsp Polizia di Stato ribadisce la necessità di una risposta forte e decisa contro questo genere di comportamenti.
Una provocazione inaccettabile
Per il sindacato, quanto accaduto non può passare sotto silenzio. “Il caldo di agosto non deve essere una scusa perché la protesta resti isolata”, avverte Brugnano.
La preoccupazione è che un atteggiamento passivo possa far passare il messaggio che simili provocazioni siano tollerabili, quando invece rappresentano un vero e proprio attacco alla cultura della legalità.
La droga è una cultura di morte
L’uso di droghe, e in particolare la cocaina, è un problema che la Polizia di Stato combatte quotidianamente. “Questa inaccettabile provocazione si prende gioco di tutti gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine che ogni giorno lottano contro la cultura della morte che la droga diffonde”, afferma Brugnano.
La denuncia di questo episodio è quindi un passo fondamentale per ribadire il ruolo della Polizia nella difesa della legalità e della sicurezza.
L’impegno del Sindacato Fsp Polizia di Stato
Brugnano conclude ribadendo l’impegno del sindacato a fianco della dottoressa Mantelli e del dottor Raiola: “Qualsiasi iniziativa vogliano intraprendere per fermare questo scempio sociale, noi saremo al loro fianco”. Un messaggio chiaro, che sottolinea come la legalità non sia solo una questione di parole, ma di azioni concrete.
La legalità come priorità
La vicenda mette in luce quanto sia importante mantenere alta la guardia di fronte a ogni tentativo di banalizzare l’uso di sostanze stupefacenti. Il richiamo alla responsabilità è forte e chiaro: la legalità non è uno slogan vuoto, ma una priorità assoluta per il benessere della società.
Conclusione
Questo episodio nel Catanzarese rappresenta un campanello d’allarme per tutta la comunità.
La risposta del Sindacato Fsp Polizia di Stato, e in particolare del suo Segretario Nazionale, è un chiaro segnale che non saranno tollerati comportamenti che mettono a rischio la sicurezza e l’educazione dei giovani.
La lotta contro la droga continua, e la Polizia di Stato è in prima linea per difendere la legalità e proteggere la società da queste minacce subdole e pericolose.