Caporalato in Lombardia  interviene il Gip Domenico Santoro, inchiesta della GdF di Como.

Lavoratori che percepivano una paga “oraria di 5,37 euro lordi, pari a una retribuzione mensile di circa 930 euro lordi e 650 netti”.

 l’accusa di caporalato parte dal gip di Milano Domenico Santoro in un’inchiesta della Gdf di Como.

indagine ordinata dal pm milanese Paolo Storari.

Storari ha disposto il “controllo giudiziario” per la società cooperativa Servizi Fiduciari

Società he fa parte del grande gruppo Sicuritalia, “leader nel mercato della sicurezza e della vigilanza privata”.

Sono stati accertati anche “atti di violenza (specialmente verbale), minacce e intimidazioni” ai danni dei lavoratori.

Il decreto del gip è stato emesso per l’ipotesi di reato di “sfruttamento del lavoro”.

Decreto seguito alle indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Gdf di Como.

Indagini che hanno consentito di accertare come la “società cooperativa, al fine di proporsi sul mercato con prezzi oltremodo competitivi

e abbia effettuato azioni di sfruttamento del lavoro approfittando dello stato di necessità dei suoi attuali oltre 9.000 lavoratori”.

La quasi “totalità dei dipendenti” avrebbe dovuto

“accettare prestazioni straordinarie di lavoro in quantità abnorme per il raggiungimento di uno stipendio” che potesse garantire un “livello minimo di sopravvivenza”.

Le “minacce e intimidazioni” riguardavano la “perdita del posto di lavoro” o l’assegnazione “a postazioni “molto lontane dal luogo di residenza

nonché a postazioni lavorative connotate da condizioni di precarietà, quali carenze igienico-sanitarie, insalubrità o pericolosità intrinseche”.

E’ emersa anche, spiegano gli investigatori, “la sostanziale inesistenza della partecipazione dei soci

lavoratori alla direzione della cooperativa e la sua eterodirezione da parte dei vertici della principale società committente”.

E le condizioni di sfruttamento dei lavoratori “hanno svolto una funzione di volano per gli introiti di quest’ultima, il cui fatturato è raddoppiato dal 2016 ad oggi

e l’ha collocata tra le aziende leader in Italia nel settore”. (ANSA).

Secondo le indagini, è emerso che i lavoratori della società cooperativa percepivano una paga oraria di 5,37 euro lordi, corrispondente a una retribuzione mensile di circa 930 euro lordi e 650 euro netti.

Inoltre, sono stati accertati atti di violenza verbale, minacce e intimidazioni nei confronti dei lavoratori.

Il gip ha emesso il decreto di controllo giudiziario sulla base dell’ipotesi di reato di “sfruttamento del lavoro”.

 

 

 

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