15 Novembre 2024 05:54
Cessione del ramo di azienda, cresce la paura per il futuro
La vertenza è in atto e ne avevamo dato conto ai lettori in precedenza: situazioni che derivano dalla crisi pandemia, ma non solo, potrebbe esserci altro dietro.
SEA aveva anticipato e messo in conto un ridimensionamento (verbale di accordo quadro del 19.02.2021)
- SEA ha illustrato alle OO.SS/RSU lo scenario 2021-25 più attendibile, secondo le informazioni al momento disponibili e, in particolare:
– gli elementi di business di riferimento, connotati da una elevata incertezza e variabilità conseguenti all’epidemia Covid-19, la cui crisi è foriera di cambiamenti strutturali e di un ridimensionamento del mercato, che porta con sé un ridimensionamento delle aziende.
I sindacati prendono posizione compatti
Nel loro comunicato ufficiale si evidenziala ” cessione del ramo d’azienda dei sistemi informatici di Sea, che coinvolgerà 60 persone“
L’operazione aziendale “si concluderà entro l’estate con la vendita di tale settore a soggetti esterni privati.”
L’opposizione sindacale a tale decisione
“Noi ci opponiamo fermamente a questa decisione del Consiglio di Amministrazione, in difesa non solo dell’occupazione in Sea;
Il timore è che questo sarebbe un grave precedente contro il mantenimento dell’unità aziendale che potrebbe portare ad interventi simili e ad esternalizzazioni in altri settori.
Questi lavoratori oltre ad uscire dal perimetro aziendale di Sea, dovranno cambiare contratto nazionale e aziendale di riferimento e avranno sicuramente condizioni economiche normative assolutamente diverse e peggiori. “
il futuro di SEA
Il futuro potrebbe riservare altre sorprese: “Oggi toccherà all’Ict ma domani potrebbe toccare a chiunque in Sea” aggiungono i sindacalisti.
Sea nel già citato accordo aveva messo in conto misure per alleggerire la tensione e la crisi (di tutto il settore) con l’utilizzo della cassa integrazione e l’uscita anticipata:
L’accordo del 19 febbraio prevedeva dei pensionamenti:
“uscita anticipata al 31/12/2025, secondo lo schema temporale e le modalità di seguito indicate:
- sino al 31/3/2022 (data ultima di risoluzione dei rapporti di lavoro, con efficacia dall’1/4/2022), prosecuzione del piano di pensionamento di cui al Verbale di Accordo 15/1/2018.
- Il piano interessa n. 76 FTE, che concorrono alla gestione dell’esubero di cui al punto 1) della presenta intesa, riducendolo da n. 550 FTE a 474 FTE”.
Il percorso e gli accordi c’erano tra le parti sociali e SEA però ha messo in gioco anche altri lavoratori che non sarebbero direttamente collegati al business aziendale.
I sindacati proclamano lo sciopero e chiedono al Comune di Milano di farsi sentire
Lo sciopero è previsto per martedì 18 gennaio dalle 12.00 alle 16.00, per far recedere Sea e il Comune di Milano, come maggior azionista di questa Azienda.
Obiettivo il rientro e la retromarcia da questa scelta contro i lavoratori e contro l’unità dell’azienda
E’ il commento delle sigle Filt Cgil Lombardia Fit Cisl Lombardia Uil Trasporti Lombardia UGL TA Lombardia.