18 Novembre 2024 02:36
Deragliamento Pioltello: si apre una nuova fase del processo
Milano, 28 novembre 2023 – Si è tenuta presso il Tribunale di Milano l’ultima udienza del processo per il deragliamento del treno Cremona-Milano avvenuto a Pioltello nel gennaio 2018.
In questa fase del processo sono stati sentiti diversi pendolari che si trovavano sul treno, dirigenti e tecnici di RFI, ed i testi delle varie difese.
“Con l’anno nuovo si apre una nuova fase del procedimento”, dichiara Davide Zanon, Segretario Regionale di CODICI Lombardia.
“In questa fase saranno ascoltati i diversi periti. Questa fase sarà cruciale per comprendere e definire le responsabilità nell’accaduto, che, ricordiamo, ha portato alla morte di tre persone e al ferimento di decine e decine di persone”.
Nel corso delle udienze è stato appurato che a causare l’incidente non fu il capotreno, il macchinista o il treno, ma la rottura di un giunto dei binari, difettoso da mesi.
“L’Associazione CODICI”, dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di CODICI, “ha presenziato alle udienze tenutesi fino ad oggi, portando la testimonianza dei suoi assistiti. Ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso in questa vicenda dolorosissima. Una tragedia che sarà impossibile dimenticare”.
Il processo è ancora in corso e non è ancora possibile stabilire con certezza le responsabilità dell’incidente. Tuttavia, la conclusione delle udienze preliminari segna un passo importante nella ricerca della verità.
Deragliamento di Pioltello: cosa accadde
Il 25 gennaio 2018, il treno regionale 10452 di Trenord, diretto da Cremona a Milano Porta Garibaldi, deragliò a Pioltello, in provincia di Milano.
L’incidente causò la morte di tre persone e il ferimento di decine di altri passeggeri.
Il treno, composto da cinque carrozze, viaggiava a circa 90 chilometri orari quando deragliò in un tratto di binario curvo. Le prime carrozze del treno si staccarono dal resto del convoglio e si scontrarono contro un muro.
Le indagini sulla causa dell’incidente hanno stabilito che fu causato dalla rottura di un giunto dei binari, difettoso da mesi. Il giunto era stato segnalato a Rete Ferroviaria Italiana (RFI) da un tecnico, ma non era stato riparato.
A seguito dell’incidente, RFI è stata accusata di negligenza e di responsabilità per la morte delle tre vittime. Il processo penale a carico di RFI è ancora in corso.