Scuola al buio a Napoli

Diocesi di Milano. Nelle chiese luci e riscaldamento accesi solo per poche ore

Diocesi di Milano alle prese col caro bollette

Il rischio paventato e ripreso da AGI:

“Con il caro energia torniamo alle candele”

Non parliamo di servizi di poco conto ci vanno di mezzo servizi sociali che vanno   dagli oratori allo spazio garantito ad associazioni del terzo settore.

L’allarme della Diocesi di Milano

L’amministratore unico del Gruppo d’acquisto della Diocesi milanese, Daniele Ferrari, contattato dall’AGI ha spiegato:

“Con la ripartenza, dopo la fase più critica dell’epidemia, che siamo riusciti a contenere nei costi grazie ad accordi preventivi con i partner energetici, 

il problema è che l’incidenza del costo delle bollette per le parrocchie è raddoppiata a gennaio, e a febbraio è peggiorata ulteriormente.

Si è passati, ad esempio, da 6 mila euro di spesa a 12-13-14 mila euro nel mese di gennaio.

In alcuni casi abbiamo chiesto ai fornitori delle dilazioni di pagamento, ma non si può andare avanti per molto”.

“La situazione – aggiunge Ferrari – è critica considerando che lo scenario non cambierà almeno per tutto il 2022”.

C’è pure da calcolare l’aiuto ai profughi ucraini, per cui la Chiesa si spende in primo piano.

Gli sforzi per non tagliare, coi risparmi possibili, sono già in atto.

“si sta cercando di risparmiare, utilizzando meno locali possibili. I parroci tengono spenti riscaldamenti e luci nelle loro case per non tagliare altro. In oratorio o in chiesa si accendono gli impianti più tardi e si spengono prima.

Ma non può bastare, anche perché tante realtà hanno impianti vetusti”.
Purtroppo se la situazione andrà avanti, aggiunge Ferrari, “sarà inevitabile una riflessione sulle rette delle singole realtà che si appoggiano alle parrocchie.

Ma nell’immediato con un grande sforzo comune si sta cercando di non tagliare nulla”.

Il caro bollette sta scatenando una serie di reazioni in tutti i settori della società, e nessuno puo’ dirsi indenne.

Dalle manifatture al commercio, ma anche ospedali e servizi di ogni genere stanno lanciando una serie di allarmi che dovranno per forza trovare soluzione.

La dipendenza energetica si trascinerà fino al 2024, così ha assicurato Draghi e le conseguenze diventeranno drammatiche con le chiusure di tante attività.

La Chiesa non è un servizio qualsiasi e si appella ai privati per contributi generosi nella speranza di superare il periodo infelice, ma i sacrifici potrebbero non bastare.

 

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