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Comune di Milano al centro di un caso di sequestro, fonte il Corriere

 Milano, tre dirigenti del comune indagati
Milano, tre dirigenti del comune indagati

Sequestrati i sette piani che in piazza Aspromonte stanno dando corpo a 45 appartamenti con altrettanti box-auto

e altrettante cantine nel progetto che la «Bluestone Aspromonte srl» di Andrea Bezzicchieri (pure indagato) punta a realizzare con il gruppo Percassi.

Un cittadino qualsiasi ha denunciato l’opera che gli toglierebbe la luce e come in altre occasioni, l’indagine ha avuto eco.

Comune di Milano. Il progetto non poteva passare inosservato:

un edificio alto 7 piani alto 27 metri costruito al posto di una palazzina demolita di 3 piani alta 12 metri.

Esito dell’indagine:

il cantiere è stato posto sotto sequestro in via preventiva d’urgenza, per impedire che venga completato l’immobile di sette piani di via Lippi 33.

Le norme cosa prevedono:

Nel caso si dovrebbero applicare le norme urbanistiche del Piano Regolatore del 2012 e del 2019 che in generale prevedono:

 se si costruisce su un cortile abbattendo magari un piccolo precedente manufatto, la nuova costruzione debba essere di altezza uguale o inferiore all’immobile demolito.

 il Comune ha costituito una Commissione Paesaggio come organo tecnico-consultivo nel 2009.

La Commissione  è composta da componenti  esterni ma nominati dal sindaco.

Cosa è emerso. Nel caso dei cortili non si potrebbero fare certe modifiche (fonte Il Corriere della Sera)

«benché sia in una parte della città a prevalente tessuto cortilizio, non possa essere considerata un cortile»

ma «un residuale spazio interno accidentale rispetto agli edifici che compongono la cortina»

e ciò per le «discontinuità edilizie che hanno interessato l’isolato, i fronti ciechi, l’irregolarità geometrica del lotto».

Comune di Milano. Rilievi di tipo tecnico che secondo la Procura non possono portare allo sviluppo dell’opera in quei termini.

Si gioca sulle “scappatoie” legali per usarle:

la Cassazione a Sezioni Unite ha evidenziato «la discrezionalità tecnico-valutativa», che entro certi limiti non può essere sindacata dai giudici

sfocia invece in «aperta contraddizione con criteri di valutazione indiscussi e indiscutibili», e perciò nel reato di falso ideologico.

Comune di Milano. Nella sostanza, se l’edificio fosse all’interno di un cortile sarebbero consentite certe modifiche, se all’esterno, cambiano le regole.

Vedremo e attenderemo gli esiti finali della questione aperta e non definitiva per ora.

Resta da accertare il comportamento illecito ( se c’è stato) da parte di qualcuno nell’Amministrazione, per favorire la pratica.

Di cosa si occupa la Commissione Paesaggio, lo si evidenzia nel sito comunale:

comune di Milano- Commissione per il Paesaggio-

 

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