Sardegna, bimbo nel pozzo salvato

Ospedale di Monza, bimba abbandonata

Ospedale di Monza. La piccola è stata subito portata nel Pronto Soccorso pediatrico

che ha anche allertato la Questura e sono intervenuti gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico- Squadra Volanti. (AGI)

Un’infermiera l’ha trovata e salvata

L’infermiera stava andando al lavoro e ha sentito dei gemiti provenire nelle vicinanze e ha trovato la bimba in una scatola sul cofano di una vettura.

I dettagli riportati da AGI-Ospedale di Monza

il personale medico si è preso cura della piccola, che, visitata, è risultata essere nata da poche ore, in buone condizioni generali e dai tratti ispanici.

Sono in corso le indagini per rintracciare la madre. 

Gli abbandoni dei bimbi negli ospedali sono frequenti

Nel 2020 sono stati sette, cinque in più rispetto a quelli dell’anno precedente. «Quattro sani e tre con patologie gravi non diagnosticate nel corso della gravidanza» , afferma Simona Lorenzi, assistente sociale dell’ospedale.

Dietro un abbandono, spiega, c’è la paura di non farcela. «Il momento difficile del lockdown e dell’emergenza epidemiologica sommato a un arrivo non programmato – prosegue – ha aumentato il senso di incertezza e di precarietà.

 Ci sono casi in cui la coppia senza stabilità lavorativa, che ha già dei figli, non se la sente di gestire un’altra creatura. Altri in cui il partner se n’è andato e la donna rimasta sola rifiuta il bambino.

Quando nasce con malformazioni o malattie invalidanti è la situazione patologica, che comporta un accudimento impegnativo, a determinare la scelta dei genitori naturali di affidarlo a un’altra famiglia».

 

 

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