Verdi. Si svolge in questi giorni, a Torino, il convegno della “Alleanza Clima-Lavoro”. Operai metallurgici e ambientalisti assieme, si parlano. Con loro il Wwf, Legambiente, il “Kyoto Club”, naturalmente gli estremisti di Greenpace, noti per assaltare le “navi ammazza-foche”.

È un movimento più vasto. A Milano, al Leoncavallo il noto e storico centro sociale, i giovani Zeta si sono riuniti da tutto il mondo (anche dall’Africa, manco fossero sbarcati coi barconi), veri e propri anarchici a ben vedere, agguerriti della loro “Internazionale Verde”, di futura, Umanità. Scuri e tetri nel loro fare, come la Generazione Dark come la chiamai io.

Eppure sussistono frange cosiddette estremiste. Pecoraro Scanio e Nicola Fratoianni e vari altri, dalle televisioni (in specie quelle sinistroidi di cui una smobilitata bene o male da una “lottizzazione sui generis”, Rai 3, e l’altra invasa da truppe cammellate esterne degli ospiti, La 7) hanno chiamato a raccolta questi feroci neo-brigatisti detti “Ultima Generazione”. Nel mentre il dibattito prosegue in orario: Fazio e Papa Francesco I sul Nove hanno fatto il pieno.

La “scommessa” dell’Alleanza Clima-Lavoro è quella di accelerare una transizione ecologica che “non lasci indietro nessuno, che sia giusta e sostenibile per l’ambiente e per il lavoro”. “L’Italia – si legge sul Manifesto – sconta molti ritardi in questa direzione. Il mondo del lavoro è pronto”.

Opportunità si intravedrebbero per il trasporto pubblico locale, sul quale Bonelli, il segretario nazionale dei verdi di Ostia Lido, batte il gong tibetano sulla testa di ogni telespettatore a partire dalla martoriatissima Ostia Lido dove anche io vivo. Qui abbiamo un trenino che è lo stesso dal 2000, grosso modo. Dai tempi insomma di Carlo Giuliani. Io credo sia giunto il momento, per coloro che vissero negli anni 2000 di tornare in Prima Linea!

Lorenzo Proia

L'Internazionale Verde
A Milano il Congresso Mondiale per il Clima.
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