Calabria, terreni inquinati

Carabinieri del NOE arrestano due persone titolari e gestori di fatto di aziende di trasporto e centri di recupero/trattamento di rifiuti.

 

Carabinieri del NOE arrestano due persone per traffico illecito di rifiuti

Napoli, 19 dicembre 2023 – I Carabinieri del Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Napoli, collaborati dai militari del Comando Provinciale di Caserta, hanno eseguito due ordinanze cautelari personali, emesse dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di due persone, titolari e gestori di fatto di aziende di trasporto e centri di recupero/trattamento di rifiuti.

I reati contestati

I due indagati sono gravemente indiziati del delitto di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti (art. 452 quaterdecies c.p.).

Le indagini

Le indagini hanno preso avvio da segnalazioni di cittadini e da attività di osservazione e controllo svolte dai Carabinieri del NOE.

In particolare, è stato accertato che i due indagati, mediante la redazione di formulari di identificazione riportanti dati falsi, sia in ordine al sito di smaltimento, sia alla tipologia dei rifiuti, smaltivano illegalmente rifiuti speciali, consistenti in pietrisco per massicciate ferroviarie, provenienti dai cantieri di RFI – Rete Ferroviaria Italiana nonché in imballaggi di plastica, di carta e di cartone.

I due flussi illeciti

Le attività investigative hanno permesso di individuare due flussi illeciti di rifiuti:

  • Il primo riguardava la gestione di complessive 300.000 tonnellate circa di rifiuti speciali (pietrisco delle massicciate ferroviarie), raccolti presso alcuni cantieri di RFI, gestiti dalla società ARMAFER s.r.l., fittiziamente destinati alla società FONTEDIL s.r.l. e smaltiti illegalmente su fondi agricoli individuati in Villa Literno (CE) e Guardiaregia (CB).
  • Il secondo riguardava la gestione di complessive 1000 tonnellate circa di rifiuti speciali (imballaggi in plastica, carta e cartone e rifiuti misti), provenienti da impianti di recupero della provincia di Latina e dal CIS di Nola, fittiziamente destinati alla società BEMA s.r.l. di Villa Literno (CE), ma in realtà rivenduti ad ignari acquirenti.
Il sequestro dell’impianto di stoccaggio

Contestualmente alla esecuzione del titolo cautelare, i Carabinieri del NOE hanno sottoposto a sequestro l’impianto di stoccaggio della società BEMA s.r.l. di Villa Literno, in quanto ritenuto pertinenziale al delitto di cui all’art.452 quaterdecies c.p.

I presunti profitti

Il GIP ha altresì rilevato che, a fronte di tali quantità di rifiuti illecitamente trattati, l’ingiusto profitto derivato alle società autrici del trattamento è pari a circa 4.000.000,00 euro.

Conclusioni

L’operazione, condotta dai Carabinieri del NOE, è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e ha permesso di disarticolare un articolato sistema di traffico illecito di rifiuti, che ha arrecato un grave danno all’ambiente e alla salute pubblica.

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