15 Novembre 2024 02:08
Si terrà venerdì 11 marzo 2022 alle ore 16,30 la presentazione del libro “Sebastiano Tusa: L’Uomo, lo Studioso, l’Archeologo”. L’incontro si terrà nella Sala Martorana a Palazzo Comitini, in Via Maqueda, 100 a Palermo.
Organizzato da BCsicilia, Fondazione Ignazio Buttitta, Associazione Italiana Genitori Provincia di Palermo e da Angelo Mazzotta Editore, con il patrocinio della Città Metropolitana di Palermo.
Dopo i saluti di Leoluca Orlando, Gaetano Maggio, Angelo Mazzotta, Lidia Tusa, Andrea Govinda Tusa, sono previsti gli interventi di Ignazio Buttitta, Presidente della Fondazione Buttitta, Massimo Cultraro, Archeologo del Cnr-Ispc, Ferdinando Maurici, Soprintendente del Mare. Coordina Alfonso Lo Cascio.
La figura di Sebastiano Tusa
C’è chi lo ha chiamato “ambasciatore della cultura nel mondo” tanto era vasta e ricca la rete di relazioni internazionali che sulla ricerca archeologica Sebastiano Tusa era riuscito a costruire a partire dalla Sicilia. Grande è l’eredità che ha lasciato dopo la morte nel disastro aereo di Addis Abeba. La sua vita senza confini è ripercorsa da vari studiosi nel libro “Sebastiano Tusa: l’Uomo, lo Studioso, l’Archeologo”, pubblicato dall’editore Angelo Mazzotta.
Il volume raccoglie il contributo di numerosi studiosi e amici di Tusa. A lui si deve soprattutto l’intuizione che il Mediterraneo è un immenso giacimento di reperti e di storie. Sebastiano Tusa è stato il continuatore di una visione dell’archeologia propugnata dal padre Vincenzo a cui si deve la creazione del Parco archeologico di Selinunte.
Lungo le tracce di un grande impegno familiare per i tesori dell’antichità Sebastiano Tusa ha messo in piedi un sistema di ricerche che aveva il suo centro propulsore nella Soprintendenza del mare. Un’esperienza che lo ha messo in contatto e a confronto con archeologi e università dell’Australia, del Giappone, dell’Europa, dei paesi del Mediterraneo.
Per anni ha organizzato ricerche e scoperte nelle isole Egadi, a Pantelleria e Canale di Sicilia luogo di naufragi e dominio dei cercatori di tesori. Tusa è riuscito a fermarli stimolando la creazione di leggi e iniziative per la tutela del patrimonio sommerso.
Su questa attività il libro raccoglie le testimonianze di tanti studiosi tra cui Vittorio Sgarbi, Valerio Massimo Manfredi, Franco Andaloro, Michele Cossyro. Oltre a Fabio Granata, Ferdinando Maurici, Alfonso Lo Cascio, Alberto Scuderi, Vito Zarzana. I testi sono coordinati da Valeria Li Vigni e Aurelio Pes.