Palermo: ennesimo affronto dai responsabili del centro Padre nostro
Palermo: ennesimo affronto. Episodi che si ripetono contro la sacralità del mondo cattolico: il centro Padre nostro nel quartiere palermitano di Brancaccio, fu fondato da don Pino Puglisi.
Cosa è successo?
Nella notte tra sabato e domenica sono stati danneggiati quattro pannelli con le foto che compongono la mostra della storica visita di Papa Francesco a Palermo in occasione del XXV Anniversario del Martirio del Beato Giuseppe Puglisi.(ANSA)
Da Palermo l’accorato appello al Presidente Mattarella
“In questa vigilia così delicata ed importante, che vede la politica impegnata a scegliere il nuovo Presidente della Repubblica, desidero fare un appello al Presidente Sergio Mattarella,
Il suo ultimo atto da Presidente della Repubblica non sia l’apertura dell’anno giudiziario in Cassazione, ma una visita in quello che è stato il luogo del Martirio del Beato Giuseppe Puglisi – dice Maurizio Artale presidente del centro.
Cosa si fa nel centro
Gli interventi del centro si rivolgono ai bambini dai 18 ai 13 anni, con dopo scuola e attività ludiche, ai ragazzi fino a 17 anni, a giovani e adulti
E a ex detenuti, a detenuti extracomunitari, mamme, bambini e anziani e anche mamme con bambini vittime di violenza.
Temi pesanti e risposte chiare agli ultimi, vittime di violenza ed ex carcerati come precisato nell’intervista: clicca per leggerla.
Chi era Don Pino Puglisi?
Educava i ragazzi secondo il Vangelo vissuto li sottraeva alla malavita e così questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo.
Il pentimento di chi lo ha ucciso
«Spatuzza si è fatto vivo qualche giorno prima del 25esimo anniversario, per far sapere ai familiari di don Pino che il 15 settembre, mentre la città sarebbe stata in festa per accogliere il Papa, lui avrebbe trascorso la giornata a pregare per padre Puglisi e per la sua famiglia».
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