Cosca De Stefano  nel mirino degli inquirenti sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri

Cosca De Stefano. Il valore degli immobili confiscati

Valore stimato dei 300 immobili confiscati, 160 milioni di euro, dopo l’intervento della D.I.A. e dello S.C.I.C.O.

Il provvedimento contro la Cosca De Stefano

Provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria:

l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca di beni

per un valore complessivo stimato in oltre 160 milioni di euro – riconducibili ad un imprenditore reggino, operante nel settore edile.

Come si muoveva l’imprenditore

L’imprenditore aveva il ” sostegno di storiche locali di ‘Ndrangheta, dapprima su quella dei Latella e dagli anni 2000 in avanti su quella dei De Stefano.”

Il sistema mafioso

Il sistema criminale e mafioso era emerso dalle operazioni Monopoli” e Martingala”.

Imprenditori vicini alla Ndrangheta, accumulavano enormi profitti illegali “riciclati in fiorenti e diversificate attività commerciali”.

Le indagini del 2018

Le indagini del  2018, portarono all’esecuzione di provvedimenti restrittivi personali  nei confronti di 4 soggetti per i reati:

– tra gli altri – di cui all’art. 416 bis c.p. (associazione per delinquere di tipo mafioso)

12 quinquies D.L. 306/92 (oggi 512 bis c.p.) (trasferimento fraudolento di valori)

e art. 648 ter 1 c.p. (autoriciclaggio) aggravati dall’agevolazione mafiosa di cui all’art. 7 D.L. 152/1991 (oggi 416 bis 1 c.p.)

nonché reali su compendi aziendali di imprese/società, beni mobili e immobili, per un valore complessivo stimato in 50 milioni di euro.

Imprenditore condannato

il proposto – allo stato e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità –

“è stato condannato in primo grado alla pena di anni 12 di reclusione e alla misura di sicurezza della libertà vigilata per anni 3, in ordine al reato di concorso esterno in associazione mafiosa.”

Altra operazione del Centro Operativo della D.I.A. e dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria

Si tratta di iun articolato sodalizio criminale dedito alla commissione di gravi delitti tra cui, a vario titolo:

quelli di associazione mafiosa, riciclaggio, autoriciclaggio e associazione a delinquere finalizzata all’emissione di false fatturazioni, con l’aggravante, per alcuni di essi, del metodo mafioso.

L’attività è stata conclusa nel 2018 con l’esecuzione di provvedimenti restrittivi personali nei confronti di 27 persone, nonché di provvedimenti cautelari reali nei confronti di 51 società

– anche estere –  partecipazioni sociali, beni mobili e immobili e disponibilità finanziarie per un ammontare complessivo stimato in circa € 119.000.000.

Il sequestro del patrimonio:

7 tra imprese e società commerciali attive nel settore edile/immobiliare:

-99 immobili e 16 veicoli 

-quote di partecipazione al capitale di 2 società attive nei settori edile e turistico

-234 tra terreni e fabbricati, beni mobili

e disponibilità finanziarie per un valore complessivamente stimato in oltre 160 milioni di euro.

Ricordiamo infine, le parole di Gratteri sui De Stefano, riportate da Antimafia Duemila

i “De Stefano  comandano tre quarti di Reggio Calabria e un quarto di Milano”

 

 

Condividi sui social