13 Novembre 2024 03:40
Cosca De Stefano nel mirino degli inquirenti sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri
Cosca De Stefano. Il valore degli immobili confiscati
Valore stimato dei 300 immobili confiscati, 160 milioni di euro, dopo l’intervento della D.I.A. e dello S.C.I.C.O.
Il provvedimento contro la Cosca De Stefano
Provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria:
l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca di beni
per un valore complessivo stimato in oltre 160 milioni di euro – riconducibili ad un imprenditore reggino, operante nel settore edile.
Come si muoveva l’imprenditore
L’imprenditore aveva il ” sostegno di storiche locali di ‘Ndrangheta, dapprima su quella dei Latella e dagli anni 2000 in avanti su quella dei De Stefano.”
Il sistema mafioso
Il sistema criminale e mafioso era emerso dalle operazioni “Monopoli” e “Martingala”.
Imprenditori vicini alla Ndrangheta, accumulavano enormi profitti illegali “riciclati in fiorenti e diversificate attività commerciali”.
Le indagini del 2018
Le indagini del 2018, portarono all’esecuzione di provvedimenti restrittivi personali nei confronti di 4 soggetti per i reati:
– tra gli altri – di cui all’art. 416 bis c.p. (associazione per delinquere di tipo mafioso)
12 quinquies D.L. 306/92 (oggi 512 bis c.p.) (trasferimento fraudolento di valori)
e art. 648 ter 1 c.p. (autoriciclaggio) aggravati dall’agevolazione mafiosa di cui all’art. 7 D.L. 152/1991 (oggi 416 bis 1 c.p.)
nonché reali su compendi aziendali di imprese/società, beni mobili e immobili, per un valore complessivo stimato in 50 milioni di euro.
Imprenditore condannato
il proposto – allo stato e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità –
“è stato condannato in primo grado alla pena di anni 12 di reclusione e alla misura di sicurezza della libertà vigilata per anni 3, in ordine al reato di concorso esterno in associazione mafiosa.”
Altra operazione del Centro Operativo della D.I.A. e dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria
Si tratta di iun articolato sodalizio criminale dedito alla commissione di gravi delitti tra cui, a vario titolo:
quelli di associazione mafiosa, riciclaggio, autoriciclaggio e associazione a delinquere finalizzata all’emissione di false fatturazioni, con l’aggravante, per alcuni di essi, del metodo mafioso.
L’attività è stata conclusa nel 2018 con l’esecuzione di provvedimenti restrittivi personali nei confronti di 27 persone, nonché di provvedimenti cautelari reali nei confronti di 51 società
– anche estere – partecipazioni sociali, beni mobili e immobili e disponibilità finanziarie per un ammontare complessivo stimato in circa € 119.000.000.
Il sequestro del patrimonio:
– 7 tra imprese e società commerciali attive nel settore edile/immobiliare:
-99 immobili e 16 veicoli
-quote di partecipazione al capitale di 2 società attive nei settori edile e turistico
-234 tra terreni e fabbricati, beni mobili
e disponibilità finanziarie per un valore complessivamente stimato in oltre 160 milioni di euro.
Ricordiamo infine, le parole di Gratteri sui De Stefano, riportate da Antimafia Duemila
i “De Stefano comandano tre quarti di Reggio Calabria e un quarto di Milano”