Gioia Tauro, agguato al distributore, potrebbero esserci questioni legate allo spaccio di droga.

 Un uomo è stato ucciso venerdì sera.

Si era fermato a fare benzina, i proiettili sparati da una pistola non gli hanno dato scampo:

gestiva un posteggio ed in passato aveva avuto problemi con la droga.

 La vettura con all’interno il corpo della vittima è stata trovata ferma vicino alla pompa di benzina.

Lo Prete, già noto alle forze dell’ordine per reati legati agli stupefacenti, gestiva un’attività di autonoleggio.

I carabinieri stanno adesso cercando di recuperare le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e anche all’interno del distributore.

Dalle immagini gli investigatori sperano di poter ricostruire le modalità del delitto e, soprattutto, risalire all’identità dell’omicida.

Gioia Tauro è un punto importante per la droga, come abbiamo citato in passato

Fiumi di cocaina arrivano nel porto di Gioia Tauro dall’America Latina.

Viene trasportata all’interno di container sistemati su navi cargo in transhipment. Subito dopo venivano prelevati, diretti fuori dalla zona portuale.

Una volta fuori, veniva consegnata alle organizzazioni criminali.

Secondo l’indagine della Dda di Reggio Calabria, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri

emerge una pratica di uso comune nelle diverse operazioni antidroga nel porto menzionato.

Nel traffico ‘’ vigilava” un funzionario dell ‘antifrode delle dogane, che manipolava gli esiti dello scanner dove passava tutta la ‘’ merce.
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