Gratteri colpisce ancora con una delle sue (tante) operazioni in Italia e non solo, forte della sua esperienza unica o quasi contro il crimine organizzato.

L’operazione nasce dalle analisi investigative di alto livello e dal contributo dei collaboratori di giustizia.

Comandi Provinciali Carabinieri di Crotone, Cosenza, Catanzaro, Potenza, Parma, Brescia, Milano e Mantova e dello Squadrone Eliportato Calabria (vedi foto sotto)

L’esito dell’operazione: ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, a carico di 43 indagati.

Reati contestati, tantissimi:

associazione di tipo mafioso (22 indagati), associazione per delinquere (9 indagati), associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravata dalle finalità mafiose (3 indagati)

-turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, omicidio, trasferimento fraudolento di valori

-concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata liberà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio

-falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, scambio elettorale politico mafioso, truffa aggravata.

L’impegno è massimo da parte del Dr. Gratteri con la DIA e  Centro operativo di Catanzaro della Direzione investigativa antimafia

E  da parte del Nucleo operativo ecologico di Catanzaro del Comando tutela dell’ambiente e della transizione ecologica dei Carabinieri.

Da non dimenticare anche per il filone relativo alla criminalità organizzata, l’impegno da  parte delle Squadre mobili di Crotone e Catanzaro.

Catanzaro e Stoccarda assieme.

Grande collaborazione tra la Squadra Investigativa Comune e la Procura della Repubblica di Catanzaro e la Procura tedesca di Stoccarda ed Eurojust.

L’operazione nasce dalle analisi investigative di alto livello e dal contributo dei collaboratori di giustizia.

L’attività investigativa riguardante il versante ‘ndranghetistico – corroborata dalle propalazioni di vari collaboratori di giustizia.

E dall’analisi delle segnalazioni dell’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia e da attività investigative svolte in Germania

A cosa sono approdate le indagini

Sono stati raccolti gravi indizi in ordine alla individuazione del vertice della citata articolazione territoriale della ‘ndrangheta

nella persona di MEGNA Domenico ritenuto, sempre attraverso la raccolta di indizi, essere il mandante dell’omicidio di SARCONE Salvatore

Gli interessi della Ndrangheta in diversi settori:

Molteplici interessi illeciti degli esponenti della citata locale nei settori immobiliare, della ristorazione, del commercio di prodotti ortofrutticoli e di bestiame, dei servizi di vigilanza – security e del gaming.

Le indagini hanno travalicato i confini della Calabria, interessando le province di Parma, Milano e Verona, parliamo anche dell’autotrasporto ( cosca dei “Papaniciani”).

 

 

 

Condividi sui social