I reati contestati sono: associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, auto-riciclaggio, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, produzione, traffico e cessione di sostanze stupefacenti, usura, bancarotta fraudolenta, frode fiscale e corruzione.

104 le misure cautelari chieste da tre procure distrettuali antimafia: quella di Milano, quella di Firenze e quella di Reggio Calabria.

Risultato non da poco: sequestrata anche una tonnellata di cocaina proveniente dal Sudamerica. Indagato anche un ex sindaco del Comasco.

Tra gli altri anche l’ex sindaco di Lomazzo (Como) Marino Carugati e anche un ex assessore della giunta che era guidata dal primo cittadino, entrambi, tra l’altro, già condannati per bancarotta. Lo ha precisato il procuratore aggiunto della Dda milanese Alessandra Dolci nella conferenza stampa in Procura a Milano (TG5).

 procuratore facente funzione della Procura di Milano Riccardo Targetti: “La criminalità organizzata non è un fenomeno incentrato solo in certe regioni, qua ha più difficoltà a prendere il controllo, anche politico, ma rischia di arrivare a prenderlo, se non si alza la soglia di allerta”.

Giovanni Bombardieri  mette in luce lo spessore criminale della cosca Molè:

“Parliamo di una delle due famiglie più potenti del territorio. A Milano e Firenze, in questo momento si stanno svolgendo altre conferenze stampa.

I collegamenti non sono solamente a livello nazionale ma anche a livello internazionale con vicende centrali anche in Spagna. Un’attività che si è articolata in vari settori come il mercato del pesce

. La cosca Molè imponeva il conferimento del pescato e dell’acquisto del pescato in maniera violenta e in un modo in cui non veniva lasciato spazio ad altre aziende. L’indagine dà uno spaccato di quanto sia forte la cosca Molè.

E’ un’indagine sottoposta ancora al vaglio del GIP ma riteniamo di poter affermare che gli elementi raccolti sono forti e provati da dati concreti come le numerose intercettazioni”.

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