Nicola Gratteri, risultati contro la ndrangheta

RINASCITA-SCOTT, ulteriore conferma dell’unitarietà della ‘ndrangheta

‘Ndrangheta al cui interno le articolazioni territoriali (locali/‘ndrine) godono di un’ampia autonomia operativa

seppur nella comunanza delle regole  e nel riconoscimento dell’autorità del Crimine di Polsi (RC) 

L’operazione aveva consentito di ricostruire gli assetti della  ‘ndrangheta presenti nel vibonese, attingendo 334 indagati ritenuti responsabili di:

  associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, 

detenzione di armi, traffico di stupefacenti, truffe, turbativa d’asta, traffico di influenze e corruzione.

Documentato l’appartenenza all’articolazione territoriale di ‘ndrangheta attiva su Sant’Onofrio (VV):

quattro soggetti uno dei quali, per agevolare le attività di riciclaggio in favore della cosca, ha costituito una  serie di società di diritto italiano, ungherese e cipriota

Attività fittiziamente intestate a terzi soggetti.

In tale contesto  è stato colpito da Mandato d’Arresto Europeo un avvocato ungherese
risultato intestatario del 50% delle  quote societarie di una delle predette società. 

L’esecuzione del mandato d’arresto europeo è stata garantita dal supporto della Direzione Centrale della  Polizia Criminale – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (progetto Ican)

Il sequestro delle società e dei conti localizzati in Ungheria è coordinato da Eurojust e

nell’ambito del  reciproco riconoscimento dei provvedimenti reali, si tradurrà in un congelamento di beni. 

Gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza di condanna divenuta.

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