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Famiglia Coraggio chiede aiuto alle istituzioni. Nonni e gli zii si sono visti strappare due nipotini, che sono stati collocati in una casa famiglia, a seguito del pronunciamento della Corte d’Appello di Roma

25 Gennaio 2022

Roma

Famiglia Coraggio chiede aiuto alle istituzioni

I bambini di una famiglia hanno trovato una stabilità grazie alle cure di nonni e zii.

La madre e la nonna si sono invece disinteressate di loro riducendoli ad uno stato di malnutrizione e salute precaria,
mentre il loro papà ha protetto e supportato economicamente i propri figli, mettendosi a disposizione dello Stato, pur non avendo fatto loro nulla di male, dopo aver rinunciato alla propria genitorialità per il loro bene.

Questi bambini hanno trascorso tre anni della fase piu’ delicata della loro vita, in mezzo a confort, sostegno e massimi servizi, nonostante questo i nonni e gli zii si sono così visti strappare i due bambini, che sono stati collocati in una casa famiglia, a seguito del pronunciamento della Corte d’Appello di Roma.

Famiglia Coraggio chiede aiuto alle istituzioni

Oggi Martedì 25 Gennaio, M.V. di 5 anni e F. di 3 anni dovrebbero quindi essere portati via dai loro nonni, che si sono presi cura di loro, da quando la madre e il padre hanno perso la genitorialità, a causa di una separazione conflittuale, con denunce e indagini in corso.

I nonni potranno così vedere i loro nipotini solo una volta alla settimana, anche il cambio della scuola ha stravolto ulteriormente la loro vita.

La famiglia CORAGGIO, chiede quindi l’ascolto delle istituzioni su questo caso.

La Corte d’Appello di Roma non ha valutato il fatto che affidare i minori ad un istituto cambia le relazioni tra i componenti del nucleo famigliare, i nipoti vedono nonni e zii paterni come figure di riferimento stabili.

Famiglia Coraggio chiede aiuto alle istituzioni

La Dottoressa Valentina Puglisi, che si è occupata dei bambini senza averli mai visti, ha preso in considerazione la relazione di una Ctu, in realtà ricusata per la sua inattendibilità dalla famiglia paterna.

Questo distacco traumatizzerebbe i bambini, si preferirebbe che questi venissero affidati alla mamma, su cui però pende una diagnosi di distacco ed anaffettività, oltre ad un provvedimento penale per maltrattamento nei confronti di uno dei due minori.

Il Gip Saverio Savio non ha ancora archiviato il caso.

Nei decreti non si parla dell’esito di un Pronto Soccorso per il piccolo F. che riporti la dicitura “sospetta violenza su minore” e che nessuno, a partire dai servizi sociali, ha cercato di capire davvero come fossero andati i fatti,
la denuncia è rimasta infatti chiusa nel cassetto del commissariato per 8 mesi.

La famiglia era stata tenuta all’oscuro della nomina del tutore e questo ha costretto nonni e bambini a restare a Roma in estate, nonostante avessero una casa al mare.

Il decreto era stato letto alla madre ma non al padre.

Famiglia Coraggio chiede aiuto alle istituzioni

Il 17 Agosto il Comune di Roma ha comunicato il nome del tutore e l’avvocato gli ha scritto chiedendo l’autorizzazione a portare i bambini al mare per il iloro compleanno, esaudendo così il desiderio di M.V, ma prima che il tutore desse l’autorizzazione (in una email con data 19 Agosto, ore 15.40), la mamma ha scritto un’email (con data 18 Agosto, ore 15.59), che autorizzava i nonni a spostare i bambini al mare negli stessi giorni che il tutore aveva deliberato.

Il padre peraltro non era stato messo al corrente di nulla.

Prima che intervenisse la sindaca Virginia Raggi era stato contattato il Dottor Vito Genzano (appartenente al Comune di Roma) per avere delle informazioni.

Lui disse che conosceva benissimo questo caso, ma che non ci poteva dire nulla e che comunque la Dottoressa Maria Anna Bovolini dei Servizi Sociali stava seguendo tutto, per cui lui era al corrente di tutto, mentre i nonni dei bimbi e il padre stesso non sapevano nullo.

Famiglia Coraggio chiede aiuto alle istituzioni

La famiglia CORAGGIO afferma di non aver mai pesato sui figli, di non aver mai provveduto a nulla e di non aver mai chiesto loro di cosa avessero bisogno.

E’ fondamentale preservare i legami famigliari sani e mettere al primo posto gli interessi dei bambini, come affermano nonni e zii.

I bambini hanno bisogno di entrambi i genitori, quindi sarebbe fondamentale lasciarli nel nucleo famigliare che li ha cresciuti finora, favorendo molti incontri con i genitori fino a quando gli stessi potranno tornare in possesso della loro genitorialità.

Agenzia DIRE

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