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Roma. Sequestro beni da 20 milioni a imprenditore romano: “Aiutava il clan Polverino”

I Carabinieri di Roma hanno sequestrato beni per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro a un imprenditore romano.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

L’imprenditore è accusato di aver aiutato il clan camorristico Polverino.

Le indagini dei Carabinieri hanno ricostruito il profilo criminale dell’uomo, che risulta coinvolto in diverse attività illecite, tra cui usura, ricettazione, truffa e bancarotta.

Tra i beni sequestrati 4 ville, un complesso industriale, 144 unità immobiliari, vari terreni, 11 società e 22 veicoli.

L’operazione è un duro colpo al clan Polverino e alle sue attività illecite.

Roma. Il clan Polverino: quanti sono, interessi e collegamenti

Il clan Polverino è un sodalizio camorristico operante nella zona di Marano di Napoli e comuni limitrofi.

Si stima che il clan abbia circa 200 affiliati.

I loro interessi principali sono:

  • Traffico di droga
  • Estorsione
  • Usura
  • Riciclaggio di denaro
  • Controllo del racket delle scommesse

Il clan Polverino è collegato ad altri clan camorristici, tra cui:

  • Clan Di Lauro
  • Clan Amato-Pagano
  • Clan Licciardi

Il clan Polverino è considerato uno dei clan più potenti della Campania.

Negli ultimi anni, il clan è stato sottoposto a un forte pressing da parte delle forze dell’ordine.

Sono state condotte diverse operazioni che hanno portato all’arresto di numerosi affiliati e al sequestro di beni per milioni di euro.

Tuttavia, il clan Polverino rimane ancora una delle organizzazioni criminali più attive e pericolose della Campania.

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