22 Novembre 2024 18:38
La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un sequestro da un milione di euro emesso dal Tribunale di Bari a un soggetto di Trinitapoli
sequestro da un milione di euro
Il Tribunale ha disposto un sequestro da un milione di euro in forma preventiva avente per oggetto beni del valore di un milione di Euro, riconducibili a un soggetto di Trinitapoli (BAT).
Il sequestro, compiuto nel corso del procedimento applicativo della misura di prevenzione patrimoniale, necessita della successiva verifica nel contraddittorio con la difesa.
L’esecuzione del provvedimento rappresenta l’epilogo della complessa attività investigativa svolta dalle donne e dagli uomini della DIA.
Attività finalizzata alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale e all’individuazione degli asset patrimoniali e finanziari riconducibili al soggetto ed al suo nucleo familiare.
Le autorità hanno riconosciuto il destinatario del provvedimento di prevenzione come soggetto connotato da pericolosità sociale in relazione al suo coinvolgimento in articolate indagini.
Ovviamente salvo la verifica successiva nella fase decisoria con il contraddittorio con la difesa.
Le indagini
Le indagini avrebbero evidenziato l’esistenza di un sodalizio criminale dedito al traffico ed alla commercializzazione di droga sulle piazze di Trinitapoli (BAT).
Il soggetto indagato è stato più volte arrestato per reati connessi agli stupefacenti e al traffico di armi.
Le conseguenti indagini patrimoniali della DIA hanno permesso agli inquirenti di accertare l’ampia sproporzione tra il suo patrimonio e la sua capacità reddituale.
Il sequestro odierno riguarda 23 unità immobiliari, in prevalenza appezzamenti di terreno seminativi e frutteti e un’azienda agricola sedenti nella BAT.
Inoltre i militari hanno sequestrato anche diverse somme rinvenute su conti correnti e depositi a risparmio.
Questo risultato si inserisce nelle attività istituzionali della Direzione Investigativa Antimafia finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite.
Ricchezze riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.