Verona esplose una bombola e la bimba rimase ferita, la famiglia rischia imputata a processo
Verona, la tragedia sfiorata per fortuna, risale al 28 luglio 2020, quando esplose una bombola a gas nel cortile di casa, ed una bimba rimase ferita, ora la famiglia rischia il processo.
A seguito del grave incidente domestico ora è imputata tutta la famiglia : il padre della piccola, la madre, e la nonna, insieme al proprietario dell’immobile.
In una piccola frazione di Rivoli in Valdadige, intorno alle ore 17:00 ci fu un boato violentissimo, dovuto appunto all’improvvisa esplosione di una bombola di gas.
La bombola era tenuta in giardino da una famiglia di origini moldave.
A farne le spese fu proprio la figlia della coppia moldava, una bambina di 4 anni, trasportata in codice rosso d’urgenza all’ospedale di Borgo Trento.
La piccola ne riportò lesioni gravissime :
varie fratture (alla teca cranica, all’osso nasale, all’etmoide), un politrauma maggiore e tra le numerose lesioni quella del nervo digitale lato radiale, e del tendine.
Lo scoppio infatti aveva sbalzato la bambina di qualche metro, facendogli battere violentemente la testa.
Dalla Procura scaligera è stato chiesto il rinvio a giudizio dell’intera famiglia per lesioni colpose gravissime.
Il Tribunale punta il dito contro la famiglia colpevole di :
Aver permesso che la piccola giocasse nel cortile vicino ad una bombola esaurita, esposta al sole, collegata ad un piano cottura.
Gli indagati principali sono il padre della minore e per il padrone.
Le accuse sono : disastro colposo per l’installazione e l’utilizzo non conforme alle norma Unicig 7131, di bombole a Gpl per l’impianto di cottura e lo scaldabagno.