6 Ottobre 2024 05:40
Abolizione del Divieto di Nuove Autorizzazioni NCC: Un Cambiamento Necessario
Introduzione al Contesto Normativo e alle Novità Recenti.
Recentemente, le associazioni di categoria hanno richiamato l’attenzione sulle normative che regolano il rilascio delle autorizzazioni per il servizio di Noleggio Con Conducente (NCC).
Un punto cruciale è la richiesta di abolizione del divieto di nuove autorizzazioni NCC, sostenendo che tale divieto sia non solo superato ma anche incostituzionale.
La lettera inviata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sollecita una revisione della normativa vigente, argomentando la necessità di un adeguamento legislativo che rispetti i principi di libertà di iniziativa economica e di competenza regionale.
Il Caso della Sentenza TAR e l’Impatto sulle Autorizzazioni NCC
Una svolta significativa nel panorama normativo del servizio NCC è stata la sentenza del TAR per il Lazio, che ha annullato un decreto precedentemente sospensivo, reintegrando di fatto la piena operatività di un altro decreto che favoriva l’operatività del Registro Elettronico Nazionale (RENT).
Questo evento ha marcato un punto di non ritorno nella gestione delle autorizzazioni, imponendo una revisione della normativa per eliminare le restrizioni al rilascio di nuove licenze per gli NCC.
Le Critiche alla Regolamentazione del Foglio Elettronico di Servizio
Un altro argomento di forte critica è la regolamentazione relativa all’obbligo del foglio di servizio in formato elettronico, prescritto solo per i conducenti NCC.
Le associazioni firmatarie dell’appello a Mattarella
AIMS – ANC Trasporto Persone – ACNCC Associazione Campana NCC
ANCCI Aggregazione Noleggiatori Con Conducente Italiana – Associazione NCC VERONA
COMITATO SINDACALE NCC Fiumicino – FEDERNCC CONFCOMMERCIO ROMA
FEDERNOLEGGIO CONFESERCENTI – FIA – Federazione Imprese Autonoleggio Con Conducente –
F.I.N.C.C. – FION Federazione Italiana Operatori Noleggio Sindacato Nazionale LLP – PTNCCDONNE2030
UNITI PER L’ITALIA – Comitato operatori aeroporto di Fiumicino
Comitato operatori aeroporto di Ciampino – Comitato operatori porto di Civitavecchia
La loro dichiarazione principale:
“senza la riforma organica attesa da tempo, la chiarificazione delle norme contenute nella legge 21 del 1992, la modifica del codice della strada riguardante le sanzioni accessorie e in assenza di un sostanziale sfoltimento burocratico, la condizione in cui versano i lavoratori impiegati in questo settore rimane difficile e poco dignitosa”.
Questa disposizione è stata giudicata non solo sproporzionata ma anche discriminatoria, poiché impone oneri aggiuntivi senza una reale utilità sociale o miglioramento del servizio.
La Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione hanno sottolineato in più occasioni l’incostituzionalità e l’illegittimità di tali prescrizioni, chiedendo una semplificazione normativa che non penalizzi la categoria degli NCC rispetto ai tassisti.
Il Dibattito sui Decreti Attuativi e l’Autonomia Regionale
Le recenti proposte di decreti attuativi, secondo le associazioni, non sono conformi alle direttive della legge quadro e minano l’autonomia delle regioni, violando l’articolo 117 della Costituzione.
Questo articolo stabilisce che le materie non espressamente riservate allo stato sono di competenza regionale. Le associazioni prevedono quindi una serie di ricorsi legali contro lo Stato per le violazioni di competenza, prospettando una battaglia legale prolungata.
Conclusioni e Richieste Future
Le associazioni hanno rinnovato la richiesta per una riforma normativa che riconosca la caducità e l’incostituzionalità delle restrizioni attuali.
Chiedono che i comuni possano procedere al rilascio di nuove autorizzazioni attraverso bandi di pubblico concorso, come già sostenuto dal Garante della Libera Concorrenza.
Inoltre, si sollecita una maggiore chiarezza normativa che faciliti il loro operato, eliminando obblighi obsoleti e discriminazioni ingiustificate.
Riflessione Finale
È evidente che il settore del trasporto NCC si trova in un momento critico di trasformazione. La necessità di adeguare la legislazione alle realtà del mercato e ai diritti costituzionali è impellente.
Solo così sarà possibile garantire un equilibrio tra la tutela della concorrenza e il rispetto delle competenze regionali, evitando di penalizzare ingiustamente una categoria di lavoratori che svolge un servizio essenziale per la mobilità del paese.
Il testo completo, Al presidente della Repubblica
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