Enna

Enna, i fedeli escono dalla chiesa in segno di protesta “No ai preti che coprono gli abusi”

Enna 24 Agosto 2024, ieri finalmente, si è levata una protesta silenziosa contro gli abusi sessuali, o meglio crimini legati alla pedofilia, perpetrati da preti ed ecclesiasti, casi sempre più numerosi : “non accetto prediche da chi compie un abuso” questa la scritta riportata, tra i tanti cartelli, che hanno caratterizzato la protesta, da parte di una trentina di persone, che ieri mattina hanno protestato davanti al santuario di San Giuseppe.

La protesta

All’inizio della messa, celebrata da monsignor Pietro Spina, le persone hanno cominciato la loro protesta silenziosa, con tanto di cartelli, ripetuta poi davanti alla sede vescovile, nella basilica cattedrale di Piazza Armerina,

La protesta è continuata in serata davanti il santuario della Madonna di Valverde.

Antonio Messina, l’archeologo che subì abusi sessuali, dal 2009 al 2013, proprio da don Giuseppe Rugolo

Tra queste mirabili e coraggiose persone c’era anche Antonio Messina, l’archeologo, vittima di abusi sessuali, quando era un ragazzino, per opera del seminarista don Giuseppe Rugolo, abusi e violenze che sono andate avanti dal 2009 al 2013.

Ricordiamo che don Giuseppe Rugolo, oggi 42enne, fu condannato a Marzo scorso, a 4 anni e mezzo di carcere per :

  • violenza sessuale a carico di minori, oltre che all’interdizione perpetua dall’insegnamento.

Come si evince dal quotidiano “La Stampa”, Messina, contattò Sara d’Angelo, una ragazza cresciuta a Enna, che oggi vive a Bologna, dicendole che all’epoca degli abusi, quando denunciò, Monsignor Spina e monsignor Murgano, non credettero al ragazzo, tanto da invitarlo ad andare via da Enna.

L’atteggiamento omertoso della Chiesa, i bambini sono in pericolo

Nel frattempo Monsignor Spina, nominò il prete pedofilo, responsabile del servizio della tutela dei minori della diocesi di Piazza Armerina.

Ci uniamo a questa protesta e ci auguriamo che ne nascano molte altre perché, la chiesa non può e non deve alimentare la pedofilia, ma soprattutto non deve perpetrarla, ed ormai i casi sono sempre più numerosi, e i bambini sono in pericolo.

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