Adolescenti e violenza di genere: un’indagine allarmante da Fondazione Libellula

Un’indagine condotta da Fondazione Libellula su un campione di quasi 400 adolescenti italiani ha rivelato dati allarmanti sulla percezione della violenza di genere tra i giovani.

Il 48% degli intervistati ha dichiarato di aver subito spesso o a volte contatti fisici indesiderati da parte di coetanei.

Il 43% ha ricevuto spesso o a volte richieste sessuali e attenzioni non desiderate.

Queste situazioni sembrano riguardare di più le ragazze, che hanno una maggiore percezione delle forme di violenza e che sono anche più disposte a parlarne.

I dati sottolineano l’importanza di intervenire tempestivamente per sensibilizzare i giovani sulle complesse dinamiche della violenza di genere:

promuovendo valori fondamentali come rispetto, consenso ed equità.

In generale, le dinamiche alla base di una relazione affettiva sana sembrano non essere sempre chiare:

gelosia, possesso, aggressività e invasione vengono considerate come espressione d’interesse e attenzione da parte del partner.

Ugualmente i concetti di responsabilità individuale e di consenso sembrano non essere chiari:

solo il 53% delle persone intervistate ritiene infatti che baciare qualcuno senza il suo consenso sia decisamente una forma di violenza.

Spesso questi comportamenti sono normalizzati e radicati come tali nella nostra cultura.

Cultura che contribuisce quindi all’ideale dell’amore romantico basato sul possesso e alla definizione di ruoli ben codificati e alla creazione di rapporti di potere.

È evidente dunque la necessità di un cambiamento strutturale che ci insegni il rispetto dell’altro, della propria individualità e dei propri spazi, a prescindere dal genere.

Le ragazze tendono a parlare di più delle esperienze di violenza vissute direttamente o indirettamente con familiari, amici o comunque persone adulte.

Invece i ragazzi sembrano essere più propensi a non avere una rete di confronto emotivo, gestendo spesso da soli queste situazioni.

È importante continuare a sensibilizzare i giovani sulla violenza di genere, promuovendo un’educazione al rispetto e alla consapevolezza.

Si tratta di un impegno capillare e condiviso che può contribuire a prevenire e contrastare la violenza sulle donne di tutte le età, anche in adolescenza.

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