Agrigento Giuseppe Bonsignore - Cimo Sicilia

Agrigento, medici in fuga dall’Asp, Bonsignore (Cimo Sicilia): “Meglio dimettersi che lavorare senza regole, sarebbe auspicabile un deciso intervento da parte dell’Assessorato Regionale della Salute che ha il compito di verifica e di controllo sulle varie Aziende sanitarie della Sicilia”.

Agrigento 05 Ottobre 2024, “all’Asp di Agrigento i medici chiedono da anni di vedersi assegnati gli incarichi dirigenziali previsti dal Contratto di Lavoro, di avere pagati i gettoni di guardia festiva, di vedere applicate le basilari regole e norme contrattuali e invece vengono sottoposti a trasferimenti, sballottati da un angolo all’altro della Provincia in barba al rispetto delle norme vigenti”, a denunciare questa situazione è il segretario regionale di Cimo (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) Giuseppe Bonsignore.

“Le richieste sindacali si susseguono ma le risposte continuano a non arrivare o, nel migliore dei casi, sono un compendio di arzigogoli che hanno il solo ed esclusivo scopo di negare l’evidenza ed eludere legittime istanze”.

“A questo punto per i medici è meglio dimettersi che lavorare senza regole”.

“Nel contesto di una sanità pubblica in crisi di personale sull’intero territorio nazionale e dove si cerca di reclutare medici e infermieri in ogni modo – evidenzia Bonsignore – ad Agrigento si va in controtendenza e, pur di continuare a gestire in maniera padronale la sanità locale, si preferisce perdere pezzi piuttosto che adeguarsi alle regole fondanti della pubblica amministrazione che dovrebbe essere improntata ai principi di buona fede e correttezza”.

“Sarebbe auspicabile un deciso intervento da parte dell’Assessorato Regionale della Salute che ha il compito di verifica e di controllo sulle varie Aziende sanitarie della Sicilia, ma finora nulla si è mosso in tal senso”.

“Il malessere lavorativo dei medici dipendenti dell’ASP di Agrigento, causato da una costante violazione di regole e norme contrattuali – sottolinea Bonsignore – è ben noto agli addetti ai lavori e la Segreteria Regionale CIMO della Sicilia nel corso degli ultimi anni si è vista costretta a segnalare diverse criticità all’Ispettorato del Lavoro che alla fine è intervenuto sanzionando a più riprese i responsabili delle violazioni, ma tutto questo non è servito a modificare il trend di un’amministrazione che sembra insensibile al rispetto delle basilari regole che dovrebbero caratterizzare il buon andamento della pubblica amministrazione”.

“La realtà della sanità agrigentina – continua Bonsignore – è infatti troppo permeata dai condizionamenti della politica locale e, a prescindere da chi viene messo a dirigere l’orchestra, la musica non cambia e se qualcuno prova a ribellarsi al “sistema” viene messo al suo posto a colpi di provvedimenti disciplinari illegittimi, oppure da un mobbing strisciante che rende la vita impossibile e la professione vissuta in maniera degradante tanto che a molti non resta altro da fare che dimettersi”.

“È successo l’anno passato al Direttore del Pronto Soccorso di Agrigento, stanco di lottare contro i mulini a vento senza che l’Azienda abbia mai mosso un dito per risolvere i gravi problemi che venivano segnalati dal Primario”.

“Sempre nel 2023 si sono dimessi anche tre ortopedici e tre cardiologi. Nel corso del 2024 sono fuggiti una serie di medici psichiatri, ultimo in ordine di tempo il Direttore della UOC Modulo Dipartimentale di Salute Mentale di Agrigento che ha deciso di gettare la spugna e lo ha fatto con una lettera inviata al Direttore Generale, Giuseppe Capodieci, che è un vero e proprio atto di accusa nei confronti dei “potenti” della sanità agrigentina”.

“Come Cimo Sicilia – conclude Bonsignore – continueremo a segnalare a chi di competenza le storture e le criticità che in atto regnano sovrane nella sanità agrigentina, nella speranza che prima o dopo certa politica si decida a fare un passo indietro e che le Istituzioni regionali intervengano una buona volta sulla governance di questa ASP allo sbando”.

Castellaneta, i Carabinieri salvano un bimbo

Castellaneta

Castellaneta (TA), bimbo rischia di soffocare e viene salvato dalla pattuglia dell’Arma. Castellaneta (TA) 04 Ottobre 2024, nel pomeriggio di mercoledì scorso, il provvidenziale intervento di una pattuglia dei Carabinieri della Aliquota Radiomobile della Compagnia di Castellaneta ha portato al…

Crispiano, cosparge l’ex con liquido infiammabile

Crispiano

Crispiano, cosparge l’ex convivente di liquido infiammabile, bloccato e arrestato dai Carabinieri   Crispiano (TA) 02 Ottobre 2024, la scorsa notte, i Carabinieri della Stazione di Crispiano, coadiuvati da quelli di Statte, durante un servizio di pattuglia finalizzato alla prevenzione e…

Biella, niente processo per l’On.Pozzolo

Biella Emanuele Pozzolo

Biella, sparò a Capodanno, ferendo un invitato, niente processo per il deputato Emanuele Pozzolo, denuncia ritirata dal ferito, si sarebbero accordati economicamente Biella 30 Settembre 2024, niente processo per il parlamentare piemontese di FdI, Emanuele Pozzolo, che la notte di…

Roma, ex ministro Sangiuliano colpito in testa da Boccia ?

Roma Boccia Sangiuliano

Roma, l’ex ministro Gennaro Sangiuliano, in Procura racconta delle presunte lesioni subite dalla Boccia. Roma 30 Settembre 2024, continua la “saga” Sangiuliano – Boccia, infatti l’ex ministro della Cultura, presentandosi in Procura, ha raccontato di alcune presunte lesioni, che avrebbe…

Marco Pantani, scientifica: il mistero sulla morte

Marco Pantani

Sulla morte di Marco Pantani, due agenti della scientifica: “nella camera dove morì entrarono altri prima di noi” 30 Settembre 2024, come si apprende dal Corriere della Sera, due agenti della polizia scientifica, incaricati di fare i rilievi nella camera…

Ragusa, “Partita della vita”

Ragusa Partita della vita 2024 - Ragusa

domani, martedì 1 ottobre, nella sala Giunta del Comune di Ragusa, conferenza stampa di presentazione della “Partita della vita” Ragusa 30 Settembre 2024, domani, martedì 1 ottobre, alle ore 11.00, nella sala Giunta del Comune di Ragusa (Corso Italia, 72), avrà…

Condividi sui social