22 Novembre 2024 08:38
La vasta operazione in cui è coinvolto anche Alberto Genovese ha portato al sequestro di una galleria d’arte e a 31 arresti
Alberto Genovese coinvolto in un giro di arte e droga
Nel giro di droga e arte è coinvolto anche l’imprenditore del web Alberto Genovese, già a processo per violenze sessuali su due modelle.
La notizia è riportata dall’ANSA.
Le indagini della Squadra mobile e della Dda di Milano coinvolgono anche l’uomo arrestato nel 2020 per le violenze sessuali con uso di droghe.
Il Genovese avrebbe acquistato nel novembre 2019 da 2 indagati 100 grammi “di sostanza stupefacente del tipo Ketamina o cocaina”.
Gli inquirenti ritengono che la sostanza che ha ricevuto in piazza Beltrade dove c’era la sua “Terrazza Sentimento” fosse destinata alla successiva vendita o cessione”.
Tra gli arrestati c’è anche Andrea Deiana, considerato un broker internazionale di stupefacenti, capace di forniture per centinaia di chilogrammi di droga.
Il Deiana risulta essere contitolare di una importante galleria d’arte moderna ad Amsterdam specializzata in opere del famoso artista contemporaneo Banksy.
Il trafficante internazionale, da quanto si legge nell’ordinanza del GIP Carlo Ottone De Marchi, utilizzava il nome dell’artista nelle chat intercettate.
I trentuno arrestati avrebbero stretti legami con trafficanti sudamericani, latitanti ed esponenti di spicco della criminalità organizzata.
L’operazione che ha portato ai 31 arresti ha impegnato quasi duecento agenti sul territorio nazionale e all’estero.
Le autorità hanno effettuato gli arresti disposti dal GIP Carlo Ottone De Marchi in Lituania, Spagna, Olanda e Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio, Campania e Puglia.
Il GIP ha disposto anche il sequestro di conti correnti di due aziende di logistica e trasporti ubicate a Pero (Milano) e Como.
E’ stata sigillata anche la galleria d’arte moderna “RT3035 Gallery” situata nel centro della capitale olandese Amsterdam.
La galleria sarebbe il luogo in cui sono stati riciclati parte dei proventi del narcotraffico accumulati dal broker che abitava nei Paesi Bassi.
Le opere di Bansky
Il trafficante riciclava i proventi del traffico internazionale di droga attraverso fittizie vendite di opere di famosi esponenti del mondo della street art.
L’operazione è nata nel settembre del 2019 ed è stata condotta dai poliziotti della unità antidroga della Questura di Milano.
L’origine delle indagini è stata l’individuazione di una cellula locale di trafficanti milanesi, riconducibile a due imprenditori nel campo della ristorazione.
Da questi si è risaliti al Deiana che aveva collegamenti diretti con referenti sul territorio nazionale della criminalità organizzata campana, pugliese e albanese.