Amedeo Matacena, molto noto a livello politico ma soprattutto per essere un importante imprenditore marittimo

Amedeo Matacena, di 59 anni, è morto a Dubai.

La notizia, è arrivata nel  pomeriggio a Reggio Calabria, la città in cui Matacena aveva vissuto prima di trasferirsi a Dubai.

Notizia  confermata dai legali dell’ex parlamentare, Marco Tullio Martino, Enzo Caccavari e Renato Vigna.

Matacena, che è deceduto poco dopo essere stato portato in ospedale, viveva negli Emirati Arabi da circa 10 anni

Era a Dubai dopo essere stato condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.

Amedeo senior, morto nel 2003, aveva creato la società “Caronte” per la gestione dei servizi di traghettamento nello Stretto di Messina.

Il padre era stato presidente della Reggina Calcio.

Amedeo Matacena. Era a Dubai latitante, condannato  per  concorso esterno in associazione mafiosa.

Matacena era stato coinvolto nella maxi inchiesta Olimpia, quando la Dda di Reggio Calabria ricostruì alcune vicende di natura criminale

Vicende pesanti con un centinaio di omicidi, nonché i rapporti tra la ‘ndrangheta e la politica,

Nel 2010, dopo che la Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria aveva assolto l’imputato, l’avvocato generale dello Stato Francesco Scuderi ricorse alla Cassazione.

La Suprema Corte, accogliendo il ricorso, aveva disposto il rinvio ad altro collegio.

Amedeo Matacena era accusato di avere richiesto l’appoggio elettorale della ‘ndrangheta alla famiglia dei Rosmini.

Circostanza avvalorata, anche, dalle frequentazioni amichevoli che intratteneva con i figli del boss di Sinopoli, Carmine Alvaro, detto “u cupertuni”.

Ricordiamo che Il 21 giugno 2014 la prima sezione penale della Corte di cassazione accoglie rideterminando la pena inflitta, l’anno precedente

E diminuisce da cinque a tre anni di reclusione, accogliendo solo la parte del ricorso.

Nel 2004 la  custodia cautelare in carcere il 9 novembre 2004 nei suoi confronti e in quelli dell’ex deputato Paolo Romeo

Colpo di scena, il Tribunale del riesame di Catanzaro disponeva la sua scarcerazione e la Corte suprema di cassazione confermava l’esito favorevole all’imputato della vicenda processuale.

Il GUP, con sentenza già passata in giudicato, lo ha assolto.

Nel 2012, il processo “Mozart”

Matacena è stato condannato dai giudici del Tribunale collegiale di Reggio Calabria, Olga Tarzia, Filippo Aragona, Barbara Bennato in primo grado a 4 anni di reclusione.

L’arresto a Dubai nel 2013

Il 28 agosto 2013, dopo circa un mese di latitanza, viene arrestato a Dubai negli Emirati Arabi Uniti

Arresto da parte  dall’Interpol e dalla sezione catturandi del nucleo investigativo dei carabinieri di Reggio Calabria.

Amedeo Matacena,La sua latitanza e l’aiuto avuto, 8 maggio 2014.

Claudio Scajola è stato arrestato dalla DIA di Reggio Calabria con l’accusa di aver favorito la latitanza di Matacena e di voler pianificare un suo trasferimento verso il Libano

Lui nega di aver cercato di scappare in Libano.

L’Italia non demorde

Nel 2019 il governo italiano ha reiterato la richiesta di estradizione agli Emirati

Lo scontro istituzionale per

il GIP di Reggio Calabria dispone la revoca del mandato di arresto e del decreto di sequestro dei beni

Secondo il GIP è stata  accertata “la provenienza lecita del patrimonio societario sequestrato al Matacena ed oggetto delle intestazioni fittizie contestate” nell’inchiesta “Breakfast”.

La Direzione Antimafia, però non ha approvato tale giudizio della GIP Vincenza Bellini

La giudice ha argomentato così:  “visto il lungo tempo trascorso dalla data del commesso reato”, e l’accertamento della provenienza dei beni.

Rimane però confermato al momento “il giudizio di gravità indiziaria”

L’appello inizierà il 27 settembre prossimo senza l’imputato?

 

 

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